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La vestale di Spontini al Teatro Alighieri di Ravenna

La vestale di Spontini al Teatro Alighieri di Ravenna

Un allestimento ispirato al binomio Callas-Visconti

RAVENNA, 27 febbraio 2025, 13:16

Redazione ANSA

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Sono trascorsi 250 anni dalla nascita di Gaspare Spontini e 70 dalla storica produzione scaligera della sua Vestale interpretata da Maria Callas e Franco Corelli con Antonino Votto sul podio e Luchino Visconti alla regia: La Vestale torna ora al Teatro Alighieri di Ravenna il 28 febbraio alle 20.30 e il 2 marzo alle 15.30 con un nuovo allestimento che ha debuttato a Jesi lo scorso ottobre e reimmagina il capolavoro di Spontini proprio a partire dall'incontro fra Visconti e Callas.
    Così la vestale romana e il soprano greco si rispecchiano l'una nell'altra, perché "come Maria Callas, Giulia è una figura osservata, giudicata e spinta verso una perfezione insostenibile, un peso che alla fine si rivela schiacciante", sottolinea il regista Gianluca Falaschi, che cura anche scene e costumi. Nel ruolo della giovane destinata al tempio c'è Carmela Remigio, mentre Bruno Taddia è Licinio, che di Giulia è innamorato; Joseph Dahdah è l'amico Cinna, mentre Daniela Pini è la Gran Vestale (nella replica del 2 marzo il ruolo è di Lucrezia Venturiello) e Adriano Gramigni interpreta il Gran Pontefice.
    In buca l'Orchestra La Corelli diretta da Alessandro Benigni con il Coro del Teatro Municipale di Piacenza preparato da Corrado Casati. Composta su libretto in francese di Victor-Joseph-Étienne de Jouy e rappresentato per la prima volta nel 1807 all'Académie Impériale de Musique, La Vestale è considerata il capolavoro di Spontini per la possente ispirazione drammatica, la raffinatezza della parte strumentale e la stretta aderenza tra valori musicali, psicologia dei personaggi e azione scenica. In occasione delle recite sono esposte a teatro le opere commissionate all'artista Felice Nittolo e dedicate ai titoli della stagione: per La Vestale, Nittolo si è ispirato al mosaico degli amanti della Villa del Casale di Piazza Armerina.
   

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