"Una storia vera, forte, universale, fatta di rapporti interpersonali, non detti, incomprensioni, passati che ritornano, difficoltà, fragilità, ironie, dinamiche in cui tutti possono riconoscersi": è questo il segreto del successo di Storia della Mia Famiglia, al top tra le serie più viste in Italia su Netflix, secondo Cristiana Dell'Anna che ne è tra i protagonisti.
Creata da Filippo Gravino (ACAB - La serie), prodotta da Palomar e diretta da Claudio Cupellini, la miniserie racconta la storia di un padre malato terminale, Fausto (Eduardo Scarpetta), che prepara la sua caotica famiglia a occuparsi dei suoi due figli e ad affrontare la vita senza di lui. Prima, però, dovranno seppellire vecchi rancori. Nel cast Vanessa Scalera è Lucia, la madre di Fausto, e Massimiliano Caiazzo è Valerio, il fratello del protagonista.
Con onestà e sobrietà si parla di amore, senso di appartenenza, perdita e legami elettivi che vanno al di là della relazione biologica: "La serie mette alla prova il concetto di famiglia e lo fa in maniera brillante: i legami d'amore contano più dei ruoli, sono fluidi, interscambiabili. Quello che emerge è una famiglia vera, contemporanea, forse l'unica possibile e accettabile oggi", dice all'ANSA Dell'Anna, che interpreta Maria, l'amica di sempre - e in fondo innamorata - di Fausto.
"Il personaggio mi è piaciuto perché alla fine prende coscienza di sé e ha il coraggio di andarsene per scoprire chi è veramente. In questo senso è un'eroina, perché mette tutto in discussione: e farlo, anche tardi nella vita, è molto complicato". Con gli altri attori "si è creata sul set un'alchimia eccezionale, fatta di sguardi di intesa, battute, scherzi come in una vera famiglia", sottolinea, complice anche "una sceneggiatura scritta in maniera divina".
Nata a Napoli 39 anni fa, già Patrizia Santoro in Gomorra, volto di suor Francesca Cabrini nell'omonimo film che è stato campione di incassi in America, nel cast di Qui rido io di Mario Martone (ruolo che le è valso una nomination come migliore attrice non protagonista ai David di Donatello), È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino, Mixed by Erry di Sydney Sibilia, e ancora al fianco di Luca Argentero in La Coda del Diavolo, Dell'Anna lascia "un pezzetto di sé" in tutti i personaggi: "Sono come la scia di una cometa, rubano da me un po' di polvere di stelle... Maria è stata senz'altro uno di questi. Cabrini ha richiesto tanta energia, tanto lavoro. Patrizia? Ormai è una vecchia amica, mi piace pensare che sia ancora viva nell'iperuranio", sorride l'attrice, impegnata in Croazia sul set di A Taste for Murder, un mystery in cui è una sagace poliziotta fra casi di omicidio legati a piatti della cucina italiana. "È un set particolare - racconta - che in qualche modo mi riporta a casa, perché la serie è ambientata a Napoli e insieme è una produzione britannica. Sono bilingue: durante le riprese mi dicono sempre di correggere l'accento per sembrare più italiana, cosa di cui vado orgogliosa". Nel cast anche Phyllis Logan (Downton Abbey) e Warren Brown.
Dell'Anna ha terminato da poco negli Usa le riprese del thriller The Panic di Daniel Adams, accanto ad attori come Malcom McDowell, Cary Elwes e Justin Chatwin: "Il panico è quello scatenato dalla crisi finanziaria del 1907, sventata da J. P. Morgan. Interpreto la sua bibliotecaria di fiducia: un personaggio bellissimo, una donna all'avanguardia, che nascondeva le sue origini africane fingendo di essere portoghese. Ruoli così non ne offrono da noi, è un privilegio riuscire a entrare in produzioni che danno questa possibilità", sottolinea ancora l'attrice. Quanto alle differenze di genere, "si avvertono ovunque. All'estero c'è però una partecipazione diversa al problema, noi italiane siamo meno attente: le vere battaglie non si fanno soltanto schierandosi a voce alta, ma combattendo sui contratti, sulle condizioni di lavoro. Su questo fronte in Italia, specie quando ero più giovane, mi sono sentita più sola. E invece far valere i propri diritti significa gettare un ponte verso il futuro, spianare la strada a chi verrà dopo".
Dopo le esperienze con Martone e Sorrentino, le piacerebbe ora lavorare "con i fratelli D'Innocenzo: ci sono andata vicino ma non li ho mai beccati. Un ruolo che sogno di interpretare? In questo momento sono in fissa con Cleopatra...", ride. "Ma vorrei dare il volto a un personaggio nuovo, che venga dalla penna di qualcuno in grado di descrivere una donna con tutte le difficoltà che l'essere donna comporta".
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