Il ministero del Commercio cinese
ha criticato oggi l'inclusione di alcune aziende nazionali da
parte dell'Ue nel suo 14esimo pacchetto di sanzioni contro la
Russia, definendo la mossa una "giurisdizione dal lungo braccio"
che mina i legami economici e commerciali tra le due parti".
Esortando Bruxelles a smettere "in modo incondizionato" la sua
condotta, il ministero ha ricordato che l'Ue "ha ignorato le
ripetute proteste e le persuasioni della Cina, ha insistito per
andare per la sua strada", ha commentato un portavoce.
Si tratta di misure unilaterali prive di alcuna base nel
diritto internazionale e di autorizzazione del Consiglio di
Sicurezza dell'Onu. Quindi, la Cina "esorta l'Ue a procedere
nell'interesse generale del partenariato strategico globale" e
promette "di salvaguardare risolutamente i diritti e gli
interessi legittimi delle sue imprese".
Lunedì l'Ue ha imposto sanzioni a 19 imprese cinesi, aggiunte
all'elenco delle entità del blocco accusate di "sostenere il
complesso militare-industriale russo" nel conflitto in Ucraina.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA