/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

I figli assorbono oltre un terzo spesa mensile delle famiglie

I figli assorbono oltre un terzo spesa mensile delle famiglie

Legacoop, '6 genitori su 10 costretti a rinunciare ad acquisti'

ROMA, 27 giugno 2024, 21:04

di Monica Paternesi

ANSACheck
I dati Legacoop - RIPRODUZIONE RISERVATA

I dati Legacoop - RIPRODUZIONE RISERVATA

Figli cari quanto ci costate. Tra vestiti, libri scolastici, sport, trasporti e tempo libero in media un terzo della spesa complessiva delle famiglie italiane.

Quando va tutto bene: perchè per un terzo delle famiglie la spesa per i figli rappresenta tra il 40% e il 70% del bilancio familiare. E' quanto emerge dal Report FragilItalia 'Il costo dei figli', elaborato da Area Studi Legacoop e Ipsos, secondo cui per sostenere queste spese, "6 genitori su 10 si vedono costretti a rinunciare ad acquisti per sé stessi, ad andare al ristorante e a ridurre le vacanze".

 

"Le famiglie sono la struttura cruciale della nostra società. Invecchiamento, trend demografici negativi, disfunzionalità del mercato del lavoro, mancata inclusione delle donne nei processi economici per ragioni dirette e indirette, costo del welfare, diseguaglianze sociali e territoriali: tutti questi temi e altri ancora, in fondo, dipendono dai costi del fare e mantenere una famiglia", spiega Simone Gamberini, presidente di Legacoop.

"Per affrontare gli squilibri del Paese servono politiche che le sostengano, ispirate ad un approccio concreto per dare risposte ai problemi delle persone".

Un bisogno che emerge in maniera evidente dal dettaglio della ricerca. Ad avere figli conviventi infatti sono circa la metà dei genitori italiani e nel caso di figli maggiorenni quasi la metà (il 47%) sono totalmente a carico dei genitori, mentre il 29% lavora contribuendo alle spese della famiglia. Da sottolineare però che il 24% dei figli maggiorenni, pur lavorando e non gravando sul bilancio familiare, continua a vivere con la famiglia, "segnale evidente - sottolineano Legacoop e Ipsos- della persistente difficoltà dei giovani di poter affrontare il costo di una locazione o di un acquisto di un'abitazione autonoma.

In testa alla classifica delle voci che più incidono sulle spese ci sono l'abbigliamento (63%), i testi e libri scolastici (51%), scarpe, borse e accessori e attività sportiva (48%), i pasti fuori casa (46%), seguite dalle spese mediche, lo svago e la mobilità (tutti al 45%). Quattro su dieci (il 41%) indicano rette scolastiche, universitarie e asilo. Tra le fasce d'età e la collocazione geografica le spese per i figli pesano, soprattutto, sul bilancio familiare dei genitori under 30 e dei residenti nelle isole.

Ma spesso sono anche i figli a dover sottostare a delle rinunce quando, per motivi economici, le famiglie si vedono costrette a tagliare le spese. In particolare, il 37% ha dovuto rinunciare a abbigliamento e scarpe e allo smartphone nuovo, il 30% alle uscite con gli amici, il 25% ad un viaggio studio all'estero, il 23% ad iscriversi al corso di studio che desiderava. I figli che si vedono imposte maggiori rinunce per motivi economici sono quelli dei genitori under 30, di quelli residenti nelle isole (dove la rinuncia allo smartphone raggiunge il 50%, ai viaggi di studi all'estero il 37% e all'iscrizione al corso di studi desiderato il 33%) e di quelli al ceto popolare. 
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza