Borse europee in calo mentre
aumentano le scommesse su una pausa della Fed sul taglio dei
tassi. Negli Stati Uniti, dopo i dati sul mercato del lavoro,
l'attenzione è rivolta all'inflazione in arrivo nei prossimi
giorni. Un quadro sta già portando ad un rialzo dei rendimenti
dei titoli di Stato. Sul fronte valutario l'euro scende a 1,0197
sul dollaro e la sterlina a 1,2112 sul biglietto verde.
L'indice stoxx 600 registra una flessione dello 0,9%, in
vista dell'avvio di Wall Street dove i future sono in calo. Nel
Vecchio continente, Milano (-1,3%) indossa la maglia, in calo
anche Parigi (-0,8%), Francoforte (-0,7%) e Madrid (-0,6%).
Debole Londra (-0,4%), con le tensioni sulla valuta e sui titoli
di Stato per i timori sulla crescita economica, sull'aumento del
debito e sull'inflazione ancora alta. I principali listini sono
appesantiti dal comparto tecnologico (-2%), mentre si guarda
agli investimenti per l'intelligenza artificiale. Male anche le
banche (-0,5%) e le assicurazioni (-1,2%). Sale l'energia
(+0,7%), in linea con la corsa del prezzo del petrolio. Il Wti
guadagna il 2% a 78,17 dollari l'oncia e il Brent a 81,18
dollari (+1,8%). Positive le utility (+0,5%), con i rincari del
gas. Ad Amsterdam le quotazioni sono in aumento del 5% a 47,34
euro al megawattora.
A Piazza Affari scivolano Stm (-3,8%) e Ferrari (-3,1%).
Vendite su Unipol (-2,8%), Stellantis (-2,7%), Iveco (-2,6%) e
Leonardo (-2,3%). Seduta in rialzo per Snam (+1%) e Eni (+0,8%).
Positiva Tim (+0,1%), in attesa delle decisioni del tribunale
sul contenzioso con Vivendi.
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