CORIGLIANO-ROSSANO, 08 OTT - Baker Hughes, l'azienda
di tecnologia al servizio dell'energia e dell'industria che in
Italia opera principalmente attraverso la società Nuovo Pignone,
ha reso noto, con un comunicato, "di avere formalmente
provveduto a presentare all'Autorità di sistema portuale dei
Mari Tirreno Meridionale e Ionio la rinuncia al rilascio della
concessione per la costruzione di un sito industriale nel porto
di
Corigliano-Rossano".
"L'incertezza legata ai tempi di sviluppo, rallentati da un
ricorso dell'Amministrazione comunale di Corigliano-Rossano, e
quindi il venire meno delle condizioni temporali necessarie per
realizzare il progetto come inizialmente concepito, inclusa la
concentrazione di tutte le attività in un'unica area idonea ad
ospitarle, cioè la banchina - afferma Baker Hughes - sono alla
base di questa difficile ma purtroppo inevitabile decisione.
Baker Hughes l'ha assunta con grande rammarico, nonostante le
risorse impiegate e il grande impegno
dedicato nel corso dell'ultimo anno e mezzo al confronto e
all'ascolto degli attori del territorio: istituzioni, parti
sociali e società civile. A fronte di questa mancata espansione
in Calabria, e per poter rispondere alle esigenze dei clienti
nei tempi
appropriati, Baker Hughes sta valutando soluzioni interne di
medio termine per garantire la continuità del proprio business".
"L'azienda - é detto ancora nella nota - conferma gli
investimenti annunciati nel proprio stabilimento di Vibo
Valentia, che consentiranno di potenziarne la capacità
produttiva e realizzare nuove infrastrutture, a testimonianza
del ruolo
della Calabria nelle strategie aziendali e nella filiera globale
di Baker Hughes. L'azienda riconosce e apprezza l'impegno, la
disponibilità e la collaborazione offerte al progetto nelle
numerose e frequenti interazioni da parte di Regione Calabria,
Autorità di sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e
Ionio, Zes, Ministero delle Imprese e del Made in Italy,
Confindustria, organizzazioni sindacali e quanti altri siano
stati coinvolti nel percorso".
La realizzazione dell'investimento che era stato progettato da
Baker Hughes avrebbe consentito, tra Vibo Valentia e
Corigliano-Rossano, la creazione di duecento nuovi posti di
lavoro.
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