"L'avvio dei lavori per il
potenziamento dell'infrastruttura portuale, unito ai mancati
interventi di manutenzione del fondale, pregiudica l'ingresso e
l'uscita delle navi". Clia, l'associazione internazionale delle
compagnie crocieristiche, lancia l'allarme parlando di "profonda
preoccupazione per la grave situazione che si è venuta a creare
nel porto della Spezia". L'avvio dei lavori per il nuovo molo
crociere, con l'installazione dei cassoni in cemento armato
senza che sia stata effettuata la rimozione di 17 mila metri
cubi di sedimenti "è causa di gravissime interferenze con i
tracciati di manovra delle navi" denuncia Clia. "Ciò comporta -
spiega - la sostanziale inagibilità del porto per le navi da
crociera, e rende impossibile garantire i 191 scali programmati
a partire dall'inizio della prossima stagione crocieristica". La
stagione, insomma, è a rischio se non si troverà in tempi brevi
una soluzione. Serve un quadro chiaro "entro e non oltre il
mese di novembre" evidenzia l'associazione lanciando anche un
appello al viceministro Edoardo Rixi al quale chiede di
valutare "un intervento normativo", "nel caso in cui non si
trovasse una soluzione tempestiva a livello regionale"
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