Anticipare volontariamente di sei
mesi, nell'area portuale di Ancona, l'obbligo di utilizzare
combustibile ad uso marittimo con tenore di zolfo non superiore
allo 0,1% rispetto all'attuale 0,5%. Lo prevede l'accordo
"Ancona blue agreement" sottoscritto oggi, nella sede
dell'Autorità di sistema portuale (Adsp) del Mare Adriatico
centrale ad Ancona, dalle tre istituzioni promotrici, dalle
compagnie di navigazione di traghetti e crociere, dagli agenti
marittimi nel porto dorico.
L'obiettivo è "ridurre l'impatto delle emissioni in atmosfera
da parte delle navi che arrivano e ormeggiano nel porto di
Ancona". L'accordo è promosso da Adsp, Capitaneria di porto e
Comune di Ancona nella "volontà condivisa di favorire l'utilizzo
di buone pratiche per diminuire l'effetto sulla città della
permanenza delle navi traghetto e crociere nelle aree portuali".
Firmatari dell'intesa sono stati Vincenzo Garofalo, presidente
dell'Adsp del Mare Adriatico centrale, l'ammiraglio ispettore
Vincenzo Vitale, direttore marittimo delle Marche, Daniele
Silvetti, sindaco di Ancona, i rappresentanti delle compagnie di
navigazione Adria Ferries spa, Grimaldi Euromed spa, Jadrolinija
Rijeka, Msc Cruise Management Uk ltd, Snav spa, Superfast
Ferries sa e delle agenzie marittime Morandi, Amatori,
Archibugi, Morbidelli e Frittelli Maritime group. Alla firma ha
partecipato il segretario generale dell'Adsp, Salvatore
Minervino. Per conto della Regione Marche, ha portato un saluto
la consigliera regionale Mirella Battistoni.
L'accordo interessa, per ora, le navi traghetto passeggeri e
Ro-Ro e le crociere nelle manovre di ingresso, d'uscita dallo
scalo e sosta in banchina, e resta aperto alla sottoscrizione di
ogni altra nave cargo di linea che scala il porto di Ancona.
La nuova normativa in applicazione della Convenzione
internazionale Marpol 73/78 per la prevenzione dell'inquinamento
causato dalle navi include, a partire dal primo maggio 2025, il
mare Mediterraneo nell'area ad emissione controllata
(Seca-Sulphur emission control area ossia zona di controllo
delle emissioni di zolfo). Nel mondo sono in vigore altre aree
Seca, nel mare del Nord, nel Baltico, sulle coste del Canada e
degli Stati Uniti, inclusa l'area caraibica degli Usa.
"L'anticipo di sei mesi al porto di Ancona della normativa
rappresenta un significativo contributo alla riduzione degli
effetti determinati dalla sosta delle navi in porto, in
particolare traghetti e crociere. - sottolinea l'Adsp -
L'accordo affida a ognuno dei firmatari, un preciso compito nel
favorire la sensibilizzazione e la diffusione dei contenuti,
nell'applicazione e nel controllo di quanto stabilito". Il
cluster marittimo del porto di Ancona conferma, con questa
scelta, "l'impegno comune nel voler diminuire l'impatto del
traffico marittimo sul tessuto urbano.
Nel novembre 2018, era stata siglata un'intesa fra Adsp,
Capitaneria di porto e alcune compagnie di navigazione che
prevedeva l'utilizzo di combustibile con tenore di zolfo allo
0,1% soltanto nelle fasi di sosta in banchina e uscita dal porto
fino al 31 dicembre 2019, mantenendo, invece, nella fase
d'ingresso il carburante al tempo autorizzato, con tenore di
zolfo allo 1,5%. Una sperimentazione prima dell'ingresso in
vigore, dal primo gennaio 2020, delle attuali regole europee
sull'utilizzo del combustibile nelle navi con limite massimo
allo 0,5%, che termineranno con la nuova normativa del primo
maggio 2025, ma che ad Ancona saranno anticipate dal prossimo
primo novembre grazie all'accordo odierno.
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