La Borsa di Milano ha brindato con
l'indice Ftse Mib in crescita dell'1,16% al taglio dei tassi da
parte della Fed insieme agli altri listini europei e a Wall
Street dove i titoli di Stato americani si sono indeboliti al
pari del dollaro mentre il Bitcoin ha fatto un salto in avanti.
Grazie anche agli acquisti di azioni da parte della
controllante Lagfin, Campari (+9,54%) ha più che recuperato le
perdite accumulate alla vigilia quando aveva perso lo 7,4% a
causa dell'uscita del ceo. Il gruppo degli alcolici ha così
distanziato Brunello Cucinelli (+4,53%), Prysmian (+3,96%), che
ha ritoccato i massimi storici, e Ferrari (+3,79%) in una
giornata in cui sono stati premiati un po' tutti i settori.
Eccetto quelli tradizionalmente più difensivi, come le utilities
Terna (-1,98%) ed Hera (-1,96%), anche se la peggiore è stata
Inwit (-2,17%).
Mediolanum ha reagito senza mettersi particolarmente in luce
(+1,63%) alla sentenza della Corte di Giustizia europea sulla
quota di Fininvest. Fra i titoli più piccoli ha spiccato invece
il volo l'altra società quotata della galassia dei Berlusconi,
Mfe (+14,08% le azioni di categoria A e +15,24% le B), grazie
ai conti e alle previsioni migliori delle attese dell'azienda
televisiva.
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