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Responsabilità editoriale di Advisor
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Si tratta dell'ennesimo déjà vu. Con un'inflazione più alta di quanto non sia mai stata dagli anni '70, l'aumento dei tassi di interesse e il rallentamento dell'economia, molti investitori hanno paura di investire.
L'ultimo scenario simile risale all'inizio della pandemia di COVID-19. Ci troviamo ancora una volta in un territorio incerto. La paura è tanta. Sono esattamente queste emozioni a rendere il discorso che fece l’ex presidente di Capital Group Jim Fullerton (diventato poi noto come lettera Fullerton) così senza tempo.
Nel novembre del 1974, erano in pochi a pensare che fosse il momento buono per investire. Il Dow Jones aveva perso più del 40% dal picco di gennaio 1973. Nella sua lettera, Fullerton citò un periodo ancora più buio nella storia della nazione: l'aprile del 1942.
Il suo messaggio era questo: "Coraggio! Ci siamo già passati. È già successo che le fasi ribassiste durassero così tanto. I fondi ben gestiti hanno già superato prove come questa e i loro azionisti e gli operatori di settore sono sopravvissuti e hanno prosperato".
Sicuramente ogni crisi economica, di mercato e finanziaria è diversa da quella precedente. Ma tutte hanno qualcosa in comune: ognuna è caratterizzata da un insieme specifico di fattori non ricorrenti, un insieme specifico di problemi apparentemente irrisolvibili e un insieme specifico di motivi apparentemente logici per cui ha senso essere pessimisti circa il futuro.
“L'opinione prevalente in questo momento è che: "Le incertezze sono troppo numerose e inquietanti e i problemi che dobbiamo affrontare così smisurati, sia nel breve che nel lungo termine, da poter far sperare solo in una ripresa effimera fino a che almeno alcune di tali incognite non saranno state risolte. È una partita mai giocata prima" evidenzia Martin Romo, gestore di portafoglio azionario di Capital Group.
"C'è chi dice di voler aspettare una visione più chiara del futuro. Ma quando il futuro tornerà ad essere chiaro, le occasioni saranno svanite. Chi pensa che i prezzi rimarranno sui livelli odierni una volta che la fiducia sarà stata pienamente ristabilita?". Questa frase è stata pronunciata nel maggio del 1932, 42 anni fa, da Dean Witter, a poche settimane dalla fine della peggiore fase ribassista della storia” racconta l’esperto che manda un incoraggiamento che richiama la lettera di Fullerton. Coraggio! Ci siamo già passati: siamo sopravvissuti e abbiamo prosperato.
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