La guidance del nuovo piano
strategico di Poste vede nei 5 anni 2024-2028 una crescita media
annua di circa il 3% per i ricavi di gruppo "con contributi
positivi da tutti i segmenti di business", di circa il 4% per
utile netto e Ebit, di circa il 7% del dividendo. L'Ebit cresce
"con il contributo di tutte le unità di business che più che
compensa l'incremento dei costi".
Poste lancia il nuovo piano industriale in coincidenza con la
chiusura del bilancio 2023 che conferma i risultati preliminari
già presentati in preconsuntivo il 29 febbraio: un utile netto
di 1,9 miliardi di euro (+22,1%), Ebit a 2,62 miliardi (+9,4%),
ricavi a 12 miliardi (+5,4); e la proposta di dividendo in
crescita a 0,80 euro per azione (+23%).
Presentando i "principali punti strategici" del nuovo piano
l'azienda mette il "nuovo modello di servizio e trasformazione
logistica al centro della strategia".
Il piano vara un "nuovo modello di servizio commerciale che
massimizza il valore della nostra piattaforma: copertura dei
clienti retail ottimizzata e supportata da soluzioni digitali;
trasformazione dell'ufficio postale, da spazio dedicato alle
transazioni a luogo relazionale, focalizzato sulla costruzione e
il mantenimento di solide relazioni con i clienti; rinnovato
focus sul segmento della clientela costituito da piccole e medie
imprese".
Poi, "trasformazione logistica: costruzione di una rete
tecnologica orientata al futuro, per diventare un operatore
logistico end-to-end, trasformando la rete postale in un network
sempre più guidato dalla gestione dei pacchi; sviluppo di una
joint venture nel settore immobiliare per la gestione del
business dei pacchi e per lo sviluppo di nuovi magazzini per la
contract logistics; utilizzo della tecnologia per migliorare
l'efficienza operativa e la customer experience".
Nel piano, "la SuperApp, che incorpora il nuovo wallet per
pagamenti, sarà completamente personalizzata rispetto al profilo
del singolo cliente e, grazie a tecnologie all'avanguardia e
all'intelligenza artificiale, costituirà un punto di accesso
unico all'ecosistema di Poste Italiane, consentendo
un'esperienza completa che massimizza il potenziale di cross e
up-selling".
Tra i punti strategici anche la "trasformazione tecnologica
come dorsale per la crescita sostenibile migliora la customer
experience e la fedeltà, contribuendo a generare valore
attraverso iniziative di cross e up-selling".
A sostenere la guidance anche "la razionalizzazione dei costi,
attuata con un approccio conservativo e finalizzata
all'efficienza, accompagna la strategia di trasformazione".
Poste prevede poi "continui investimenti in formazione e
sviluppo, numerose iniziative di diversità e inclusione per
promuovere la partecipazione delle nostre persone e
l'innovazione". E porta avanti il suo "sostegno alla coesione
sociale ed economica del paese e riduzione del digital divide
attraverso il Progetto Polis. Entro il 2026, circa 7.000 uffici
postali nei piccoli comuni saranno trasformati in hub di servizi
digitali, per un accesso rapido e facile ai servizi della
Pubblica amministrazione. Inoltre, verranno messi a disposizione
dei cittadini 250 spazi di co-working"
Continua poi "il percorso del gruppo verso la carbon
neutrality prevista entro il 2030, fissando nuovi obiettivi per
migliorare la visibilità a lungo termine".
Nel piano la "nuova società benefit Poste Mobility e
introduzione di un indice green, ad ulteriore supporto della
decarbonizzazione della logistica".
C'è "l'obiettivo di aumentare la produzione di energia
rinnovabile di +40GWh nel periodo 2020-2026, attraverso
l'installazione di pannelli fotovoltaici per una superficie
totale di 150.000 mq" E la "decarbonizzazione del portafoglio
investimenti, con l'obiettivo 'net zero' entro il 2050".
Ancora sul fronte degli obiettivi finanziari, nel piano le
attività finanziarie investite dei clienti crescono fino a 624
miliardi nel 2028 (da 581 miliardi nel 2023). Gli investimenti
2024-2028 autofinanziati dal gruppo sono pari a circa 5
miliardi. La posizione finanziaria netta per 'corrispondenza,
pacchi e distribuzione' è vista in miglioramento da -2.8
miliardi nel 2023 a -0.8 miliardi a fine piano.
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