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Settore cooperazione Marche genera fatturato di 359 milioni

Settore cooperazione Marche genera fatturato di 359 milioni

Cala la marginalità per pandemia, rinnovo Ccnl e pochi aiuti

ANCONA, 16 ottobre 2024, 13:21

Redazione ANSA

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Delle imprese sociali presenti nella regione Marche, le cooperative sociali rappresentano il 91% del totale: di tipo A (55,6%), che erogano servizi sociosanitari e educativi, seguite da quelle di tipo B (35,4%), che intervengono nell'inserimento lavorativo e sociale delle persone svantaggiate, per finire con le cooperative ad oggetto plurimo di tipo A e B (9%), che svolgono entrambe le attività e che sono raddoppiate rispetto alla precedente rilevazione.
    Il settore della cooperazione genera un fatturato di 359 milioni di euro (in aumento di circa 100 milioni rispetto alla precedente rilevazione). Il patrimonio complessivo ammonta a 83 milioni di euro, di cui 22,8 milioni di capitale sociale (raddoppiato rispetto alla precedente rilevazione). La distribuzione territoriale mostra che la provincia di Ancona ha il maggior numero di cooperative sociali (29% del totale), seguita da Ascoli Piceno (25%), Pesaro Urbino (21%), Macerata (18%) e Fermo (7%). In termini di valori, la provincia di Ancona si conferma la più rilevante, con il 44% del valore della produzione; a seguire c'è la provincia di Pesaro Urbino, con il 25% del valore della produzione; poi Macerata (13% del valore della produzione), Ascoli Piceno (13% del valore della produzione), Fermo (5% del valore della produzione).
    Nel triennio oggetto di analisi del Report presentato oggi alla Loggia dei Mercanti da Camere Marche, le marginalità e, di conseguenza, il valore aggiunto sono stati negativi con una perdita media sul triennio 2019/2021 pari a 1,3 milioni euro. "Le ragioni vanno rintracciate in diversi fattori. La crisi pandemica: La necessità di riorganizzare i servizi, gestire chiusure improvvise e prolungate, garantire la continuità dei servizi essenziali, attivare nuove modalità di servizio e affrontare l'aumento dei costi. Aumenti del costo del lavoro: Il rinnovo del Ccnl durante l'emergenza sanitaria ha comportato costi aggiuntivi senza un adeguato supporto pubblico per l'adeguamento dei contratti. Aiuti insufficienti: Il sistema di aiuti per l'emergenza sanitaria non è stato sufficiente a coprire i maggiori costi sostenuti dalle cooperative sociali", si legge nel Report.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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