In Emilia-Romagna fra luglio e
settembre sono nate 4.725 imprese, a fronte di 3.895 cessazioni
(in forte aumento). Il saldo è positivo, +830, ma è il più
contenuto dall'estate del 2020. È quanto riportano i numeri di
Unioncamere.
L'agricoltura, silvicoltura e pesca ha registrato un saldo
negativo di 110 attività. Il numero delle imprese nell'industria
è diminuito di 50 unità. Crescono ancora le costruzioni (296 in
più). Aumentano le imprese dei servizi (+734). Il commercio al
dettaglio perde 398 imprese, mentre il numero di quelle
all'ingrosso rimane quasi invariato, -12.
Cresce (+783) il numero delle imprese dei servizi diversi dal
commercio: l'aumento più rilevante viene dall'aggregato del
noleggio, delle agenzie di viaggio e dei servizi di supporto
alle imprese: +140 unità. Seguono attività professionali,
scientifiche e tecniche (+138), servizi di alloggio e
ristorazione (+130) e attività finanziarie e assicurative
(+110).
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