Presentata ufficialmente
la Scuola di Dottorato di Norcia nell'ambito del progetto
Fenice, con un in "Frontier sciences in sustainability,
diplomacy and international cooperation". Si tratta di un
programma che offre un percorso formativo e di ricerca di
carattere transdisciplinare, affrontando tematiche che spaziano
tra le tre dimensioni della sostenibilità, economica, sociale e
ambientale, in linea con gli obiettivi dell'Agenda 2030, con un
particolare focus sulla diplomazia e la cooperazione
internazionale. L'evento è stato organizzato dall'Università per
Stranieri di Perugia in collaborazione con il Comune di Norcia,
la Camera di commercio dell'Umbria e la Scuola umbra di
amministrazione pubblica.
Dell'iniziativa si parla in un comunicato diffuso dalla
Camera di commercio.
"Il progetto Fenice nasce da una scelta di solidarietà
concreta, con l'obiettivo di offrire un contributo significativo
alla ricostruzione di Norcia e della Valnerina, non solo sul
piano materiale, ma anche attraverso la valorizzazione culturale
e scientifica del territorio" ha detto il rettore della
Stranieri, Valerio De Cesaris. "Queste intense attività
formative a Norcia - ha aggiunto -rappresentano un laboratorio
di ricerca avanzata, mirato a sviluppare competenze
interdisciplinari che abbracciano sia l'innovazione
tecnico-scientifica sia le scienze umane e sociali. Questa
tipologia di programmi rappresenta una delle iniziative più
innovative dell'Ateneo e sarà un punto di riferimento per la
formazione di nuove figure professionali in grado di gestire
questioni complesse su scala internazionale".
Durante l'incontro sono stati presentati anche il nuovo
"Master di primo livello in Rigenerazione e Resilienza Urbana e
Territoriale" (aperto per la presentazione delle candidature
fino al 7 gennaio 2025) e il Corso di Formazione sulla "Medicina
Narrativa", appena conclusosi.
All'incontro con la stampa sono intervenuti, oltre al
rettore De Cesaris, il sindaco di Norcia, Giuliano Boccanera;
Marco Magarini Montenero, amministratore unico della Scuola
umbra di amministrazione pubblica; Giuliana Piandoro,
vicesegretario generale della Camera di commercio.
"Esprimo a nome di tutta la comunità di Norcia le
congratulazioni all'Università per Stranieri di Perugia per il
progetto Fenice" ha detto Boccanera. "Questo straordinario
impegno - ha aggiunto - rappresenta un esempio di solidarietà e
innovazione, unendo formazione scientifica e sostegno concreto
al nostro territorio, ancora segnato dalle ferite del passato.
La collaborazione tra istituzioni accademiche e comunità locali
è fondamentale per costruire un futuro di rinascita e sviluppo.
Grazie al progetto Fenice, Norcia si conferma centro di
resilienza e crescita culturale, valorizzando il capitale umano
e le competenze che rendono possibile una ripartenza forte e
condivisa".
Magarini Montenero ha ricordato che "la formazione ha sempre
un impatto sul presente ma soprattutto sul futuro delle
comunità". "Come Scuola umbra di amministrazione pubblica - ha
aggiunto - siamo convinti che il progetto Fenice possa,
attraverso le leve della formazione e dell'alta specialità,
contribuire a dare nuove competenze e una rinnovata speranza ai
giovani del nursino per tornare a essere protagonisti della loro
realtà".
"Il Progetto Fenice - ha sottolineato Piandoro - è molto
importante per la rinascita dell'area della Valnerina colpita
dal terremoto del 2016. Il ruolo della Camera di commercio in
questo progetto è di supportare le imprese e sviluppare, anche
attraverso una specifica attività di formazione, nuove
potenzialità imprenditoriali, soprattutto giovanili. Il tutto
nell'ambito di un forte supporto al mondo della scuola per la
formazione dei giovani, sia sul fronte della creazione di
impresa, sia su quello più generale di sviluppare in maniera
consapevole e dinamica la capacità dei giovani di affrontare le
problematiche del mondo del lavoro".
La giornata si è conclusa con la presentazione dell'ultima
fase del corso di Medicina Narrativa, diretto dal prof. Antonio
Allegra e promosso dall'Università per stranieri, volto a
fornire strumenti utili per affrontare le conseguenze
psicologiche e sociali del terremoto che ha devastato la
Valnerina nel 2016.
L'evento finale ha incluso la proiezione di un docufilm a
cura di Andrea Samonà che ha raccolto le testimonianze delle
persone che hanno vissuto direttamente il sisma.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA