Nel 2024 il volume d'affari a
prezzi correnti del settore costruzioni ha subito, in
Emilia-Romagna, una riduzione del -2,3%, la prima dopo tre anni
di crescita. È quanto emerge dall'indagine sulla congiuntura del
comparto condotta dalle Camere di commercio e Unioncamere
regionale secondo cui "si tratta della flessione più importante
dell'ultimo decennio, se si esclude la caduta registrata nel
2020 a seguito della pandemia".
In base ai dati raccolti, le piccole imprese, ossia quelle
con meno di 9 dipendenti, hanno registrato una flessione del
volume d'affari pari al 4,9% mentre le medie imprese, fino a 49
dipendenti, hanno riportato una contrazione dell'1,6%. In
crescita del 3%, invece, i volumi delle aziende con più di 50
dipendenti: "un ritmo dimezzato - viene sottolineato nello
studio - rispetto a quello del 2023".
A livello complessivo, lo scorso anno, le imprese di
costruzioni in regione sono aumentate di 871 unità, "il valore
più contenuto degli ultimi quattro anni" e il totale delle
imprese registrate nel settore si è portato a quota 70.115.
Guardando al valore aggiunto reale delle costruzioni questo,
nel 2024, è avanzato dell'1,6%, con un incremento "dimezzato
rispetto al 2023" seppur risultato "trainante della crescita
regionale. Secondo la stima elaborata a gennaio da Prometeia in
"Scenari per le economie locali" nel 2025 il valore aggiunto del
settore dovrebbe subire un arretramento del -2,7%, portando il
valore aggiunto delle costruzioni ad essere superiore del 4,6%
rispetto al 2000, ma inferiore di quasi un quarto rispetto al
2007".
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