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Ramaphosa rieletto presidente, ma è finita l'egemonia dell'Anc

Ramaphosa rieletto presidente, ma è finita l'egemonia dell'Anc

Dopo 30 anni di dominio assoluto del potere, ora ci sarà un governo di unità nazionale con la Democratic Alliance

CITTA DEL CAPO, 15 giugno 2024, 06:53

Redazione ANSA

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Cyril Ramaphosa © ANSA/AFP

Cyril Ramaphosa © ANSA/AFP

     Cyril Ramaphosa dell'African National Congress (Anc) è stato rieletto presidente del Sudafrica con un voto del Parlamento, riunito per la prima seduta dopo le elezioni. Ramaphosa, 71 anni, ha ricevuto 283 voti sui 400 dell'Assemblea nazionale. Sono state inoltre elette la nuova speaker dell' Assemblea Nazionale, Thoko Didiza, candidata del African National Congress (Anc) e la vice speaker Annelie Lotriet, della Democratic Alliance (Da).

     Partito della liberazione dal apartheid, l'Anc è riuscito ad ottenere solo il 40% del voto nelle elezioni del 29 maggio, dopo 30 anni di dominio assoluto al governo del Paese. Il risultato elettorale ha portato alla formazione di un governo di unità nazionale che include per la prima volta il partito storicamente all'opposizione, la Da.

    Ramaphosa si insedierà ufficialmente nei prossimi giorni e la formazione del nuovo governo verrà decisa proporzionalmente ai voti ottenuti da tutti i partiti inclusi. Il nuovo governo di unità nazionale dovrà gestire un Paese che deve rilanciare un'economia stagnante e con crisi enormi: tasso di disoccupazione altissimo, criminalità, infrastrutture fatiscenti e forze politiche populiste che mirano a minare il processo democratico.

L'accordo che ha reso possibile la nuova coalizione

    A sole due settimane dall'annuncio ufficiale del risultato delle elezioni del Sudafrica che hanno visto il partito al governo, l'African National Congress (Anc) perdere la maggioranza assoluta, e durante la seduta di apertura del nuovo Parlamento, è stato fatto l'annuncio della firma dell'accordo di condivisione di potere tra l'Anc e gli ex rivali politici del Democratic Alliance (Da), aprendo la strada alla formazione del nuovo governo.

    L'accordo prevede che oggi i deputati Da supportino il candidato a speaker del Parlamento dell'Anc e che i parlamentari dell'African National Congress diano il loro voto al candidato Da per il ruolo di vice speaker. Cyril Ramaphosa dovrebbe essere riconfermato presidente del Paese alla fine della seduta odierna. John Steenhuisen, leader del Da ha definito l'accordo un momento "storico" per il Paese, che permetterà al suo partito di "co-governare".

     Il segretario generale dell'Anc, Fikile Mbalula, si è detto convinto che l'accordo "creerà stabilità", sottolineando però che i partiti che faranno parte del governo di coalizione non perderanno la loro identità. L'accordo, prevede l'inclusione del Inkatha Freedom Party (Ifp), dominato dagli zulu, e della piccola Alleanza Patriottica, esclude gli Economic Freedom Fighters (Eff) e l'Umkhonto weSizwe (Mk) dell'ex presidente Jacob Zuma, entrambi partiti radicali che vogliono la nazionalizzazione e il sequestro delle terre.

    La notizia ha restituito valore alla valuta sudafricana, il rand. La formazione del nuovo governo verrà decisa proporzionalmente ai voti ottenuti. Il Da ha ottenuto il 21,8% dei consensi contro il 40,2% dell'Anc. Il documento comprende nove priorità atte a rilanciare l'economia sudafricana, stagnante da oltre 10 anni. "Questa non è la fine del processo. La strada da percorrere non sarà facile", ha detto Steenhuisen. 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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