In una devastante lettera ai membri del Senato, Caroline Kennedy ha definito sui cugino Robert Kennedy Jr "un predatore le cui vittime sono state membri della famiglia e genitori di bambini malati. RFk Jr è stato designato ministro della Sanità dal presidente Donald Trump.
Nella lettera ottenuta dal Washington Post, la figlia di Jfk ed ex ambasciatrice in Australia definisce il cugino "afflitto da una dipendenza dall'attenzione e dal potere" e afferma che la sua "crociata contro i vaccini" è anche servita ad arricchirlo.
"Conosco Bobby da sempre. Non mi stupisce che tenga in casa uccelli da preda perché è lui stesso un predatore", ha scritto Caroline, che dà dell'ipocrita al cugino perché ha scoraggiato i genitori dal vaccinare i propri figli pur avendo lui stesso vaccinato i suoi.
L'ex ambasciatrice afferma che, "facendo leva sulla sua personalità", il cugino ha indotto altri membri della famiglia Kennedy a seguirlo nella strada della dipendenza dalla droga. "La sua cantina, il suo garage, la stanza dove dormiva al college erano centri di azione dove la droga era disponibile e dove lui si vantava quando metteva pulcini o topi nel frullatore per darli in pasto ai suoi falchi. Era spesso una scena perversa di disperazione e di violenza", scrive Caroline, dando atto a Rfk di essersi liberato dalle dipendenze, peccato però che altri "fratelli e cugini da lui incoraggiati verso l'abuso di droga e alcolici abbiano sofferto di dipendenze, malattie e in alcuni casi siano morti mentre lui ha continuato a mentire tutta la sua vita".
Nomina a rischio
Tra gli alleati di Robert Kennedy Jr serpeggia il timore che non ci siano abbastanza voti per confermarlo a segretario alla Sanità al Senato, dove domani e dopodomani sono in programma le audizioni in due differenti commissioni. Alla base dell'opposizione di alcuni repubblicani ci sono probabilmente il supporto al diritto all'aborto e la volontà di rivoluzionare i finanziamenti alla ricerca biomedica e il settore alimentare (con la messa al bando dello sciroppo di mais ricco di zuccheri che agita i senatori di Stati orientati all'agricoltura).
Contro Rfk Jr si sono schierati premi Nobel, medici e conservatori. Oltre 25 mila professionisti dell'American Public Health Association hanno bocciato la sua nomina per via del "disprezzo costante delle prove scientifiche". Circa 15 mila medici hanno firmato una lettera diffusa dal Committee to Protect Health Care criticando la scelta "sconsiderata" di Trump.
Contro il nipote di John F Kennedy, si sono espressi anche il board editoriale del Wall Street Journal e Americans Advancing Freedom, un gruppo conservatore co-fondato dall'ex vicepresidente Mike Pence. Pronti a votare no alla sua nomina appaiono i senatori del Gop Mitch McConnell, Susan Collins e Lisa Murkowski, gli stessi che hanno già votato contro Pete Hegseth, diventato segretario alla Difesa grazie al voto decisivo del vicepresidente JD Vance.
Se si aggiunge un altro no, e i dem votano compatti, la nomina rischia di affondare. Alcuni senatori repubblicani chiedono il chiarimento delle posizioni di Rfk Jr prima di esprimersi, anche sulla sicurezza e l'efficacia dei vaccini. Ad occuparsi della nomina saranno due commissioni al Senato: domani quella delle Finanze e giovedì quella preposta a Istruzione, Lavoro e Pensioni.
E lui si difende: 'Non sono un no vax'
"Non sono anti-vaccini né anti-industria" farmaceutica. Con queste parole Robert F. Kennedy Jr cercherà di salvare la sua nomina a segretario alla Sanità. Con la conferma della scelta fatta dal presidente Donald Trump in bilico, Rfk Jr dirà che lui è "pro sicurezza" e che tutti i suoi figli sono vaccinati.
"Credo che i vaccini abbiano un ruolo cruciale nella sanita'", aggiungerà. E' quanto scritto nella sua testimonianza ottenuta da Bloomberg e preparata per le audizioni in due commissioni del Senato che lo vedranno protagonista domani e dopodomani.
Se in ambo i casi la nomina avanza, Rfk Jr avra' bisogno della maggioranza dei voti al Senato (dove il Gop ha un vantaggio di 3 seggi) per diventare segretario. In passato aveva definito i vaccini contro il Covid-19 "un crimine contro l'umanità'". Nel corso di varie interviste ha poi raddrizzato il tiro dicendo che "non abbiamo intenzione di portar via i vaccini a nessuno".
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