I membri del G7 "hanno discusso di imporre ulteriori costi alla Russia nel caso in cui tale cessate il fuoco non venga concordato, anche attraverso ulteriori sanzioni, limiti ai prezzi del petrolio, nonché ulteriore supporto all'Ucraina e altri mezzi. Ciò include l'uso di entrate straordinarie derivanti da beni sovrani russi immobilizzati". Così recita la dichiarazione finale del G7 Esteri di Charlevoix. "I membri del G7 hanno sottolineato l'importanza di misure di rafforzamento della fiducia in un cessate il fuoco, tra cui il rilascio di prigionieri di guerra e detenuti, sia militari che civili, e il ritorno dei bambini ucraini.
"I membri del G7 hanno ribadito il loro incrollabile sostegno all'Ucraina nella difesa della sua integrità territoriale e del suo diritto a esistere, nonché della sua libertà, sovranità e indipendenza", afferma la dichiarazione finale.
I membri del G7 "hanno sottolineato che qualsiasi cessate il fuoco" in Ucraina "deve essere rispettato e hanno sottolineato la necessità di accordi di sicurezza solidi e credibili per garantire che l'Ucraina possa scoraggiare e difendersi da qualsiasi nuovo atto di aggressione", indica la dichiarazione finale del G7 Esteri di Charlevoix. "Hanno dichiarato che continueranno a coordinare il sostegno economico e umanitario per promuovere la rapida ripresa e ricostruzione dell'Ucraina, anche alla Conferenza sulla ripresa dell'Ucraina che si terrà a Roma il 10 e 11 luglio 2025".
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