E' in corso una evasione di massa dal carcere di Goma, nella Repubblica Democratica del Congo, e vengono segnalati morti. Lo riferiscono fonti di sicurezza locali.
Colpi di artiglieria pesante sono stati uditi nel centro della città assediata di Goma, stando a giornalisti dell'AFP sul posto.
Secondo una fonte consolare europea e alcuni testimoni, il confine con il Ruanda è stato chiuso questa mattina a Goma, città nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo (RDC), dove domenica sera sono iniziati combattenti fra M23 e truppe ruandesi. "La frontiera è chiusa", ha detto la fonte consolare all'AFP. "Nessuno entra, nessuno esce, a parte alcuni membri del personale delle Nazioni Unite e le loro famiglie che sono stati evacuati questa mattina", ha aggiunto un operatore umanitario al principale punto di attraversamento tra la RDC e il Ruanda.
Una fonte della sicurezza ha riferito all'AFP che questa mattina è in corso un'evasione di massa nella prigione di Goma, grande città nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo, in cui i combattenti dell'M23 e i soldati ruandesi sono entrati ieri sera. La prigione, che ospita circa 3.000 detenuti, è stata "completamente bruciata" in seguito a una "fuga di massa" che ha causato "morti", ha affermato la fonte, senza tuttavia fornire cifre al momento. Un giornalista dell'AFP ha osservato che nelle strade circostanti sono stati visti detenuti in fuga.
Sono stati organizzati degli autobus al confine tra il Ruanda e la Repubblica Democratica del Congo, pronti a evacuare il personale delle Nazioni Unite e le loro famiglie provenienti da Goma che è in balia dell'M23 e dell'esercito ruandese, ha annunciato la radio e televisione Rwandan National Bank RBA. "Il personale delle Nazioni Unite e le loro famiglie che hanno lavorato nella Repubblica Democratica del Congo" sono in corso di essere evacuati da Goma, con autobus al confine "in attesa di trasportarli a Kigali, dove saliranno sui voli per i rispettivi Paesi", ha affermato RBA su X.
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