E' iniziata in oltre 460 città del
mondo la manifestazione planetaria convocata dall'opposizione
venezuelana per protestare contro il governo di Nicolas Maduro,
a due mesi dalle presidenziali in cui - senza presentare prove
né pubblicare i verbali delle urne - le autorità di Caracas
hanno decretato la rielezione del leader chavista.
Con le mobilitazioni di oggi le opposizioni guidate da Maria
Corina Machado tentano di mantenere alta l'attenzione della
comunità internazionale sul dossier venezuelano e, ancora una
volta, chiedono ai leader mondiali di riconoscere come vero
vincitore delle elezioni il candidato conservatore Edmundo
Gonzalez Urrutia, attualmente in esilio in Spagna.
Dalle piazze viene anche la richiesta alla giustizia
internazionale di perseguire Maduro per la repressione verso gli
oppositori, vittime di arresti arbitrari e altri abusi dei
diritti umani, considerati crimini contro l'umanità.
In contemporanea a Caracas e in numerose altre città dei 24
Stati venezuelani, scenderanno in piazza i militanti del Partito
socialista unito di Venezuela (Psuv) e i simpatizzanti del
governo Maduro. "Una marea rossa inonderà Caracas per celebrare
i due mesi dalla vittoria elettorale del presidente Nicolás
Maduro, un trionfo ratificato dal Consiglio nazionale elettorale
della Corte suprema di Giustizia", riferisce il quotidiano
filo-governativo El Universal.
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