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Ecuador, già libero il boss El Chino, il numero 2 de Los Lobos

Ecuador, già libero il boss El Chino, il numero 2 de Los Lobos

Per il capo gang solo obbligo di firma e divieto di espatrio

QUITO, 25 gennaio 2025, 18:56

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Sebbene l'Ecuador lo avesse presentato ieri come il numero due dell'organizzazione criminale de Los Lobos, Carlos Julio D. E., alias "El Chino" è già stato liberato dopo la prima udienza preliminare.
    Invece del carcere, come misura cautelare, il giudice incaricato del caso non ha decretato la sua detenzione imponendogli però il divieto di espatrio e l'obbligo di firma, tre volte alla settimana, nel tribunale di Portoviejo, città di 250 mila abitanti e capitale della provincia costiera di Manabí, dove era stato arrestato ieri.
    Il ministero della Difesa ecuadoriano aveva celebrato ieri la cattura di "El Chino", insieme ad altri due soggetti, definendolo un "pericoloso leader criminale" che al momento dell'arresto "deteneva una grande quantità di denaro, veicoli corazzati, droga, armi e fucili".
    Accolta dunque a sorpresa la richiesta dell'avvocato difensore di "El Chino" che, nella sua arringa per farlo scarcerare, ha sottolineato come il suo assistito abbia tre figli minorenni di cui deve prendersi cura, oltre a presentare alcuni documenti tra cui un certificato medico.
   

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