Ha preso via
ufficialmente ieri in Messico la campagna per l'elezione diretta
di giudici e magistrati: si tratta di un'iniziativa unica al
mondo nel suo genere.
Nei prossimi 60 giorni, 3.422 candidati si contenderanno 881
posizioni federali (tra cui nove seggi alla Corte suprema,
rispetto agli undici attuali) e 1.749 a livello regionale. Le
elezioni sono previste per il 1 giugno, nell'ambito di una
riforma costituzionale del governo di sinistra in carica, che ha
suscitato critiche anche negli Stati Uniti.
La campagna elettorale dei futuri togati si svolgerà
principalmente sui social, senza alcun accesso alla pubblicità o
ai media.
La riforma è stata promulgata dall'ex presidente Andrés
Manuel Lopez Obrador in nome della lotta alla "corruzione"
all'interno della magistratura.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA