(di Laurence Figà-Talamanca)
I temi sono stati decisi da tempo e
sul tavolo ci saranno l'Ucraina, l'Ia, il piano per l'Africa, la
Russia, i rapporti con Pechino, con le guerre ancora una volta a
tenere banco. Ma Borgo Egnazia, il resort a cinque stelle vicino
Fasano sede del G7 sotto la presidenza di Giorgia Meloni, assume
di ora in ora un ruolo sempre più forte di crocevia politico e
diplomatico globale. La tre giorni del vertice arriva infatti
all'indomani delle elezioni europee, nel pieno delle grandi
manovre per il futuro dell'Ue e i suoi top job, alla vigilia
della conferenza di pace sull'Ucraina prevista in Svizzera nel
weekend e nel clou degli sforzi per una tregua a Gaza. Con i
leader delle grandi potenze mondiali che saranno impegnati in
una girandola di tavoli, ma anche di incontri bilaterali, che
possono fare la differenza.
In Puglia ci saranno il presidente Biden, ma anche quello
ucraino Zelensky e soprattutto Francesco. La presenza del Papa,
un inedito al G7, appare come un segnale molto chiaro. Il
Pontefice interverrà venerdì, nella seconda giornata dei lavori:
"Parleremo di intelligenza artificiale e anche di pace. Farò
incontri bilaterali, ci sono le richieste di sette capi di
Stato. Li incontrerò tutti", ha anticipato il Pontefice.
Il presidente americano torna invece in Europa dopo il
recente viaggio in Francia per il D-Day e vedrà, in un faccia a
faccia, Zelensky, anche per mettere nero su bianco l'annunciato
patto di sicurezza Usa-Ucraina. Un nuovo tassello nel panorama
degli accordi bilaterali già stretti da Kiev con diversi
alleati, tra cui l'Italia. Il sostegno all'Ucraina resta in cima
all'agenda con la regia di Meloni che dovrà cercare la quadra
anche sugli asset russi, sull'uso cioè dei profitti dei beni
congelati a Mosca a sostegno di Kiev. Trovando un punto d'intesa
tra la proposta che porterà Biden per un fondo da 50 miliardi da
remunerare proprio con quei proventi e le posizioni delle
cancellerie europee, più fredde su quel sistema di garanzie al
finanziamento.
In un vertice in gran parte centrato su come arginare
l'aggressione di Vladimir Putin non è escluso che si parli anche
di possibili sanzioni alle piccole banche cinesi che operano con
i russi. Un'ipotesi circolata sui media internazionali su cui
Pechino ha già reagito, mettendo in guardia i Grandi: "Non
accetteremo alcuna misura unilaterale illegale. La normale
cooperazione economica e commerciale tra Cina e Russia non sarà
interrotta da alcun soggetto terzo".
Al momento non è previsto un faccia a faccia tra il Papa e il
presidente ucraino, atteso giovedì prima della cena di benvenuto
offerta a Brindisi dal capo dello Stato Sergio Mattarella. Ma
con il vertice si apre una settimana clou per la posizione
internazionale dell'Ucraina: molti dei leader lasceranno infatti
sabato la Puglia per volare in Svizzera, al vertice di Lucerna,
dove sono attese quasi 100 delegazioni.
Il summit pugliese vuole però guardare alle sfide globali
anche al di là della contingenza. A partire dalla scommessa sul
futuro dell'intelligenza artificiale, tema "fortemente voluto"
dalla premier, e dell'Africa, con una spinta al partenariato
paritario in un approccio all'italiana sul modello del Piano
Mattei. E ancora, sul tavolo, i dossier economici: dalla
competitività con la Cina al libero mercato ai passi avanti
sulla tassazione globale, che potrebbe essere un successo della
presidenza italiana. Sulla scia dell'ex presidenza giapponese,
ci sarà poi un focus sull'Indopacifico. E si parlerà di salute e
di disabilità, che entra per la prima volta nei temi di un G7.
Su Gaza, i Grandi ribadiranno il sostegno alla roadmap
presentata da Biden per un cessate il fuoco e il rilascio degli
ostaggi, forti anche della risoluzione votata lunedì sera
all'Onu. A Brindisi sbarcheranno inoltre altri capi di Stato e
di governo - tra cui il turco Recep Tayyip Erdogan, il
brasiliano Lula, l'argentino Milei ed il premier indiano Modi -,
e i vertici di 5 organizzazioni internazionali, come Antonio
Guterres e la direttrice dell'Fmi Georgeva.
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