/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Medio Oriente, la cronaca di giornata

Medio Oriente, la cronaca di giornata

Più di 200.000 sfollati tornati nel nord di Gaza. Hamas, 'rientro a Gaza è vittoria su piani di sfollamento'

27 gennaio 2025, 19:22

Redazione ANSA

ANSACheck
L 'esodo degli sfollati palestinesi verso il Nord della Striscia © ANSA/EPA

Hamas ha consegnato una lista da cui risulta che 25 ostaggi sono ancora in vita dei 33 che dovrebbero essere rilasciati nella prima fase dell'accordo: lo ha affermato un funzionario di Hamas, come riporta Sky News.

   L'elenco sembra corrispondere al numero di ostaggi sopravvissuti inizialmente stimato da Israele.

   L'accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas a Gaza prevede che 33 ostaggi israeliani siano rilasciati nella prima fase, in cambio di circa 1.900 prigionieri palestinesi.

   Di questi 33, finora ne sono state rilasciati sette donne: Karina Ariev, Daniella Gilboa, Naama Levy e Liri Albag sabato, e Romi Gonen, Doron Steinbrecher ed Emily Damari il fine settimana precedente.

    Altri 26 devono ancora essere rilasciati e di questi otto sono morti, afferma ora il governo israeliano. Quindi 18 ostaggi vivi dovrebbero essere rilasciati nelle prossime settimane.
Il portavoce del governo israeliano David Mencer afferma che "le famiglie sono state informate della situazione". 

   Secondo un funzionario della sicurezza di Gaza, più di 200.000 sfollati sono tornati a piedi nel nord di Gaza nelle due ore successive all'apertura del valico. I posti di blocco per le auto sono stati aperti alle 09:00 ora locale, due ore dopo la riapertura degli attraversamenti pedonali, ma l'Afp segnala ritardi per i veicoli. Il governo di Gaza ha impiegato "più di 5.500" persone per "agevolare il ritorno degli sfollati" a Gaza City e nel nord. Secondo le stime del governo, la popolazione di Gaza City e del nord avrà bisogno di 135.000 tende e roulotte per tornare alle proprie case distrutte.

Video I palestinesi sfollati cominciano a rientrare nel nord di Gaza

   I palestinesi sfollati hanno iniziato a tornare nella Striscia di Gaza settentrionale questa mattina, dopo i nuovi accordi con Israele. Lo ha riferito all'Afp un funzionario del ministero dell'Interno di Hamas. "I palestinesi sfollati hanno cominciato ad affluire lungo la strada Al Rashid attraverso la parte occidentale del checkpoint di Netzarim verso la città di Gaza e la parte settentrionale" della Striscia di Gaza, ha affermato il funzionario.

   Hamas afferma che il ritorno dei gazawi alle loro case è una vittoria contro i "piani di sfollamento". "Il ritorno degli sfollati è una vittoria per il nostro popolo e segnala il fallimento e la sconfitta dei piani di occupazione e sfollamento", ha affermato Hamas mentre migliaia di cittadini di Gaza si riversavano verso nord dopo che Israele ha smesso di bloccare il loro passaggio. L'alleato di Hamas, la Jihad islamica, l'ha definita una "risposta a tutti coloro che sognano di sfollare il nostro popolo".

 

Idf conferma: 'Ucciso un capo di Hamas in Cisgiordania'

L'Idf conferma di aver effettuato un attacco con droni nella città di Tulkarem, in Cisgiordania, uccidendo il capo locale di Hamas mentre estendeva le sue operazioni in Cisgiordania. In una dichiarazione congiunta Idf e Shin Bet - sottolineano i media israeliani - affermano di aver colpito Ihab Abu Atwi, ucciso nell'attacco insieme ad un altro esponente palestinese.

   Secondo l'Idf, Abu Atwi è stato coinvolto in numerosi attacchi contro gli israeliani, tra cui un attentato contro un'auto nel luglio 2024 in cui sono rimaste ferite tre persone. Nella dichiarazione si afferma che ingenti forze sono entrate in città, ampliando l'operazione iniziata la settimana scorsa a Jenin mentre l'Idf ha pubblicato un video dell'attacco con i droni. 

Kallas: 'L'Ue alleggerirà le sanzioni alla Siria'

 "I ministri degli Esteri dell'Ue hanno appena concordato una tabella di marcia per alleggerire le sanzioni Ue sulla Siria. Sebbene il nostro obiettivo sia quello di muoverci rapidamente, la revoca delle sanzioni può essere annullata se si compiono passi sbagliati". Lo annuncia l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas. 

Kallas: 'Riparte la missione Ue a Rafah tra Gaza ed Egitto'

 "Tutti concordano che la missione Ue a Rafah (Eubam, ndr) può giocare un ruolo decisivo nel sostenere la tregua. Oggi i ministri hanno concordato il suo rilancio. Questo permetterà che un certo numero di persone ferite potranno lasciare Gaza e ricevere cure mediche". Lo annuncia l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas. 

'Sette combattenti di Hezbollah sono nelle mani di Israele'

Una fonte vicina a Hezbollah ha affermato che l'esercito israeliano ha arrestato sette combattenti del gruppo libanese durante più di un anno di ostilità tra le due parti prima del cessate il fuoco di novembre.

   "Sette combattenti di Hezbollah sono stati fatti prigionieri" da Israele prima che la tregua del 27 novembre entrasse in vigore, ha affermato la fonte, chiedendo l'anonimato poiché la questione è delicata. Altre quattro persone sono state arrestate dall'esercito israeliano ieri nei villaggi di confine del Libano meridionale, ha aggiunto la fonte, senza identificarle come combattenti. 

Il governo di Israele conferma: '8 ostaggi su 33 sono morti'

Otto degli ostaggi israeliani che dovevano essere rilasciati nelle prossime settimane sono morti. Lo conferma il governo israeliano dopo aver ricevuto la lista dei 33 ostaggi che Hamas rilascerà nella prima fase del cessate il fuoco. 

Libano: 'L'Idf apre di nuovo il fuoco, un altro morto nel Sud'

Il ministero della Sanità libanese ha dichiarato che il fuoco israeliano ha ucciso oggi un'altra persona e ne ha ferite altre sette nel sud del Paese, poche ore dopo l'estensione del cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah.

   "Gli attacchi del nemico israeliano mentre i cittadini tentano di tornare nelle loro città ancora occupate hanno causato... un morto e sette feriti", ha dichiarato il ministero della Sanità in un comunicato. 

Media: 'Netanyahu da Trump la prossima settimana'

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha in programma di incontrare il presidente degli Stati Uniti Donald Trump alla Casa Bianca la prossima settimana: lo ha riferito il sito web israeliano Walla News, ripreso dal Guardian, citando tre fonti israeliane e americane anonime.

   La visita alla Casa Bianca sarebbe la prima di un leader straniero a Washington da quando Trump è rientrato in carica la scorsa settimana. Funzionari israeliani e americani hanno affermato che il piano attuale prevede che Netanyahu arrivi il 3 febbraio e riparta il 5 febbraio. Ancora non è stabilita la data esatta dell'incontro tra Netanyahu e Trump. 

Beirut: 'Tra le 24 persone uccise da ieri dall'Idf, anche 6 donne'

Il ministero della Salute del Libano ha dichiarato che 24 persone, tra cui sei donne, sono state uccise dagli spari dell'Idf da quando sono iniziati i violenti scontri ieri. Lo riporta Haaretz. Beirut afferma che 134 persone sono state ferite e che due persone, tra cui un bambino, sono state gravemente ferite oggi.

Media: 'Israele spara su civili nel sud del Libano'

L'esercito israeliano ha aperto il fuoco stamani contro civili libanesi nel sud del Libano. Lo riferisce l'agenzia governativa libanese di notizie Nna. Secondo il ministero della salute libanese, solo ieri Israele ha ucciso 22 civili libanesi e ne ha feriti circa 120. Gli abitanti delle località distrutte del sud del Libano cercano da ieri di tornare alle loro case e alle loro terre in linea i termini dell'accordo di cessate il fuoco che prevedeva il ritiro delle truppe israeliane entro il 26 gennaio. Su richiesta israeliana la nuova data del ritiro israeliano è fissata al 18 febbraio prossimo.

Tajani: 'A breve i carabinieri partiranno per Rafah'

A breve partiranno i carabinieri italiani per prendere parte alla missione militare europea presso il valico di Rafah, tra Gaza ed Egitto. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine del Consiglio Esteri.

Ben Gvir: 'Ritorno palestinesi a Gaza è umiliante, una resa totale'

Le immagini che emergono da Gaza di decine di migliaia di palestinesi che tornano nella parte settentrionale della Striscia attraverso il corridoio Netzarim sono "un'altra parte umiliante" dell'"incosciente" accordo di cessate il fuoco-rilascio degli ostaggi, afferma il leader israeliano di ultradestra Itamar Ben Gvir, riferisce Times of Israel.

   "Non è questa la 'vittoria totale', è questa la resa totale", scrive su X. Il politico di estrema destra, che si è dimesso dal governo in opposizione all'accordo sugli ostaggi, afferma che "gli eroici soldati dell'Idf non hanno combattuto e dato la vita nella Striscia" solo perché i palestinesi tornassero a nord. "Dobbiamo tornare in guerra e distruggere!" dichiara.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza