Un folto e appassionato pubblico di
lettori, studiosi di storia, giornalisti ha assistito alla
presentazione del libro di Aldo Cazzullo 'Roma. El imperio
infinito' (Ed.HarperCollins), in uno stimolante dialogo con
l'autore, venerdì sera all'ambasciata d'Italia a Madrid. "Un
saggio di alta divulgazione" storica da leggere come "un romanzo
di avventura", ma soprattutto "come una battaglia della guerra
contro la dittatura del presente che, consciamente o
inconsciamente, ha intavolato da anni Cazzullo", segnala lo
scrittore Javier Cercas nel prologo all'edizione spagnola.
L'editorialista e vicedirettore del Corriere della Sera, fra i
maggiori interpreti dell'attualità politica, è stato introdotto
dall'ambasciatore Giuseppe Buccino Grimaldi, che ha rilevato
come "nel mondo globale attuale e nel difficile momento in cui
il diritto internazionale soffre, scosso dai conflitti a nord e
sud dell'Europa, il riferimento alla legge, all'impero romano
basato sul diritto, sia assolutamente necessario".
E' il primo degli oltre trenta libri scritti dall'ideatore di
'Una giornata particolare' tradotto nella lingua di Cervantes.
"la Spagna è il paese che amo e dove mi sento a casa", ha
esordito Cazzullo. E dove "la civiltà romana vive nelle vestigia
delle architetture, dall'acquedotto di Segovia al teatro di
Sagunto, dalle mura di Cordova, ai mosaici di Palencia,
all'anfiteatro di Merida o quello di Aragona fino al faro di
Finisterre".
La fondazione di Roma, dal mito letterario di Enea a quello
di Romolo, l'età repubblicana, Catilina, Spartaco, "lo schiavo
ribelle che ha ispirato rivoluzionari e golpisti", soprattutto
la storia di Giulio Cesare e Ottaviano Augusto, fino alla
cristianizzazione dell'impero, dimostrano che "l'Occidente è
stato costruito sulle fondamenta dell'antica Roma"., ha spiegato
l'autore. Un impero infinito che "vive nella nostra lingua, nei
nostri pensieri, nel modo di pensare". "A Roma nasce la Res
Publica, l'idea che la cosa pubblica sia di tutti", ha ricordato
Cazzullo. Che considera Giulio Cesare "il più grande politico,
comandante militare, scrittore e giornalista mai vissuto". "Il
suo primo tweet della storia: veni, vidi, vici è geniale".
Capitoli nuovi sono stati aggiunti all'edizione spagnola,
come quello su Italia e Spagna, "il paese nel quale noi italiani
più ci specchiamo, ma non è vero che siamo così uguali", ha
rilevato lo scrittore, ripercorrendo i legami radicati anche in
secoli di dominio. Nessuna epoca ha influito tanto sulle
generazioni successive quanto l'impero di Roma. Il "senso di
propaganda di Augusto che contribuì ad alimentarne il culto
imperiale," rinnovato dai dominatori digitali come Mark
Zuckenberg.- "in viaggio di nozze a Roma, la moglie raccontò che
erano in tre, perché si faceva fotografare ovunque ci fossero
statue dell'imperatore" - o Elon Musk. O il mito della
fondazione di Roma nell'Eneide di Virgilio, scritta in onore di
Augusto, in cui "il nostro progenitore è Enea, un eroe
sconfitto, mosso dal sentimento di pietas, lealtà,
responsabilità e senso del dovere, principi morali condivisi
dagli italiani con gli spagnoli", ha segnalato l'autore.
"Il sogno di Roma era il sogno di un governo del mondo, che è
il sogno della pace universale, riflesso anche in Tacito e nella
pax romana", ha enfatizzato Aldo Cazzullo. "Ed è il più grande
valore al quale, in questi 'mala tempora', dovremmo afferrarci".
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