L'Ambasciata d'Italia a Canberra ha
organizzato, con il Consolato generale a Sydney, il Governo del
New South Wales, l'ICE e la Camera di Commercio italiana in
Australia, un evento per segnare il passaggio di consegne fra
Milano e Sydney, città organizzatrici dell'International
Astronautical Congress, rispettivamente nel 2024 e 2025.
L'evento è stato aperto dal Ministro statale per industria e
commercio, ricerca e innovazione, Anoulack Chanthivong, e
dall'Ambasciatore d'Italia a Canberra Paolo Crudele, che hanno
sottolineato l'importanza del settore aerospaziale nell'ambito
delle relazioni bilaterali.
«L'Italia riveste un ruolo centrale in questo settore - ha
commentato l'ambasciatore Paolo Crudele - in ambito sia
industriale sia istituzionale. Il nostro Paese incoraggia, in
tema di gestione delle risorse dello spazio, una politica
sostenibile e improntata alla collaborazione internazionale».
Un video della Regione Piemonte e l'intervento di Teodoro
Valente, Presidente dell'Agenzia Spaziale italiana, hanno
segnalato l'interesse italiano ad esplorare forme di
collaborazione specifiche.
E' seguita una tavola rotonda dei rappresentanti delle
infrastrutture di ricerca del settore, sia italiane sia
australiane, seguita da una sessione di presentazioni delle
principali aziende presenti, italiane e australiane. Sono stati
toccati tutti gli aspetti scientifici e commerciali che
caratterizzano il settore: dai vettori per il lancio dei
satelliti in orbita al posizionamento, dall'implementazione di
sistemi di controllo a bordo alla comunicazione con la terra e
alla gestione dei dati, dalle infrastrutture a terra alle grandi
basi spaziali.
È stata l'occasione per presentare al mercato australiano i
distretti industriali italiani del Piemonte e dell'Emilia
Romagna, che hanno interagito con il National Space Industry Hub
basato a Sydney, una realtà giovane ma in forte crescita che sta
rapidamente diventando centrale nel panorama industriale
australiano e del Pacifico meridionale. La partecipazione del
mondo industriale è stata significativa: aziende italiane del
calibro di Leonardo, Telespazio, Elettronica, Cshark, Blacks,
Avio, D-Orbit, Thales-Alenia, Altec, EIE group hanno avuto la
possibilità di presentarsi alle controparti e alle istituzioni
australiane. La giornata si è chiusa con la testimonianza del
progetto SpIRIT, un satellite australiano con a bordo un
rivelatore di raggi gamma Italiano, frutto di una collaborazione
tra le agenzie spaziali italiana e Australiana. Un esempio di
successo della collaborazione tra i due Paesi che gli
organizzatori del convegno si augurano possa aprire la strada ad
altre fruttuose collaborazioni. -
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