Nella consueta analisi dei flussi elettorali, l'Istituto Cattaneo non sembra avere dubbi. Comparando il voto delle ultime europee con quello delle Regionali in Liguria, "l'apporto di voti dall'elettorato centrista verso il centrodestra si conferma notevole". A muovere la ricerca dell'Istituto, è la domanda sull'eventuale "considerevole fetta di elettori dell'ex terzo polo (Azione, Italia Viva, +Europa) confluita nelle liste dei partiti di centrodestra".
"Con tutte le cautele del caso, - si legge nel report dell'Istituto - si evince anche un interscambio di voti tra il centrodestra e l'astensionismo, con flussi in entrata che sembrano compensare i flussi in uscita. Si noti come non vi siano apporti dall'elettorato avversario per quanto riguarda il centrosinistra, segno che i voti del candidato Orlando sono presumibilmente arrivati nella quasi totalità dal proprio elettorato di riferimento, al contrario dell'avversario Bucci che sembra avere convinto una piccola parte anche dell'elettorato che alle europee aveva votato M5s e Pd, oltre naturalmente, come abbiamo detto, una quota consistente degli ex elettori dell'area liberale-europeista del centrosinsitra".
Al di là dell'analisi dei flussi, per l'Istituto "la competizione elettorale in Liguria sembra indicare chiaramente vincitori e sconfitti". "Lo fa in primo luogo - si scrive nel report - perché l'area politica che sosteneva Orlando aveva ottenuto, nel suo insieme, alle Europee del 2024, quasi il 50% dei voti, a fronte del 44% del centrodestra. Un vantaggio confermato peraltro per larga parte della campagna elettorale anche dai sondaggi, poi progressivamente assottigliatosi e definitivamente sfumato nelle urne".
"Quest'elezione - si aggiunge - ha fatto registrare il secondo miglior risultato del centrodestra dal 2006 ad oggi, secondo solo all'exploit delle scorse regionali. Nota positiva per il centrosinistra allargato ai 5S è comunque il miglioramento in percentuale sui voti espressi rispetto alle ultime regionali".
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