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Crosetto: 'La Difesa è cambiata, è sempre più deterrenza'

Crosetto: 'La Difesa è cambiata, è sempre più deterrenza'

Il ministro: 'E' un mondo profondamente diverso e dobbiamo adeguarci'

ROMA, 20 gennaio 2025, 19:51

Domenico Palesse

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

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 I conflitti nel cuore dell'Europa, gli attacchi "ibridi" e la consapevolezza che "la pace non è più scontata". Nel giorno dell'insediamento del nuovo comandante del Covi - il cuore delle missioni internazionali delle forze armate italiane -, il ministro Guido Crosetto traccia quello che sarà, o dovrebbe essere, il nuovo percorso della difesa, "ormai cambiata da quella di anni fa", sempre più fondata sulla "deterrenza" e sulla "prevenzione". E per questo il titolare della Difesa suggerisce l'idea di inviare ufficiali italiani in Ucraina "per imparare da ciò che è successo e per prevenire".


Alla platea di ufficiali e capi di Stato Maggiore di tutte le forze armate, Crosetto si rivolge in maniera chiara, senza giri di parole. "Parlare di deterrenza in un Paese come il nostro è difficile - dice durante il discorso nell'aula 'Calligaris' del Covi -. Per noi il massimo della difesa erano le missioni di pace internazionali ma non sarà più così. O appaltiamo la nostra difesa a qualcun altro o dobbiamo parlare della capacità di deterrenza che significa colpire prima che qualcuno ci faccia male. É un mondo profondamente diverso". Un mondo dove - nessuno ormai ne fa più segreto -, non è escluso che anche un paese europeo, come l'Italia, possa rimanere coinvolto in un conflitto o una crisi internazionale. "Dobbiamo essere pronti a cambiare e innovarci - ha ribadito il ministro -. Quello che abbiamo conosciuto va reinterpretato e trasformato. L'aria dei tempi che viviamo dobbiamo cominciare a respirarla tutti".


Per questo Crosetto non esclude di inviare in Ucraina e Medio Oriente ufficiali e militari, per conoscere e capire "cosa è successo", per studiare cause ed effetti di una guerra a due passi da casa. "Se fosse possibile farlo in sicurezza e dopo l'autorizzazione parlamentare - aggiunge - penso sarebbe utilissimo per la nostra difesa". "Oggi siamo costretti dalla nuova realtà a mettere in discussione quello che abbiamo appreso - continua -, a cambiarlo, a vedere se è ancora valido. Questo è un approccio che dobbiamo fare inevitabilmente tutti insieme alla Difesa".
Un'idea che ha già fatto sua il nuovo comandante del Covi, il generale Giovanni Maria Iannucci. Per poco più di un anno al fianco proprio di Crosetto, in qualità di capo di Gabinetto, il generale si trova ora a coordinare i militari impegnati nei teatri operativi di ogni angolo del mondo, con nuove iniziative in vista in Medio Oriente, come ha annunciato il capo di Stato Maggiore della Difesa, il generale Luciano Portolano. Non è escluso, per esempio, l'invio dei carabinieri a Gerico, come era stato richiesto da Blinken qualche mese fa. "Lo faremo - ha avvertito però Crosetto - quando saremo certi della loro sicurezza e di essere graditi da tutti gli interlocutori che ci sono nel campo". 

   

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