Il sipario sui Giochi Paralimpici di Parigi è pronto ad alzarsi e le premesse per una edizione da record ci sono tutte: dal 28 agosto all'8 settembre 4.400 tra i più importanti atleti Paralimpici del mondo si sfideranno non solo dal punto di vista sportivo: i Giochi Paralimpici, infatti, sono molto più di un semplice evento sportivo: offrono un'opportunità unica per concentrare l'attenzione del mondo sullo sport e sulla disabilità, ispirare gli individui, apportare cambiamenti sociali e promuovere opportunità professionali e sportive inclusive per le persone con disabilità.
Grande l'attenzione verso le Paralimpiadi parigine, e tra le novità il comitato paralimpico internazionale ha deciso di togliere il divieto di mostrare tatuaggi con i cinque cerchi olimpici, che finora erano considerati contrari alle regole sulla pubblicità. Una questione più importante di quanto sembri e per questo e altri motivi le Paralimpiadi di Parigi saranno forse le più importanti di sempre.
Fino all'8 settembre 4.400 atleti di 185 comitati paralimpici nazionali si sfideranno in 549 eventi da medaglia di 22 discipline. La squadra azzurra si presenterà con numeri da record: 141 componenti (70 donne e 71 uomini) per 17 specialità.
Portabandiera Ambra Sabatini (atletica) e Luca Mazzone (ciclismo).
L'Italia è stata sempre presente ai Giochi Paralimpici sin dalla prima edizione, a Roma nel 1960. Sono 599 le medaglie conquistate (167 d'oro, 202 d'argento e 230 di bronzo). Si riparte dallo storico risultato di Tokyo 2021: 69 medaglie (14 ori, 29 argenti, 26 bronzi) secondo solo a quello dei Giochi romani di 64 anni fa, non paragonabili a quelli moderni per partecipazione (400 atleti di 23 Paesi).
La spedizione è stata preceduta dall'attenzione dei media italiani ed esteri per Valentina Petrillo, 50 anni, prima atleta transgender alle Paralimpiadi, nell'atletica con i 200 e 400 metri piani, categoria T12 per ipovedenti. Con polemiche delle avversarie, che lamentano di doversi confrontare con una rivale dalle caratteristiche a loro avviso troppo maschili. Petrillo però rientra nei limiti di testosterone stabiliti dal Comitato paralimpico internazionale (Ipc).
Il 29 agosto sarà inaugurata Casa Italia e lo stesso giorno la nazionale sarà impegnata nel tennistavolo, nel badminton, nel tiro con l'arco, nel ciclismo e nel nuoto, con medaglie in palio in queste ultime due discipline.
La torcia olimpica, accesa ieri sotto la pioggia in Inghilterra, dove è nato il movimento paralimpico nel 1948 - un neurologo inventò delle sfide per reduci di guerra mutilati o su sedia a rotelle -, dopo essere passata in mani francesi sotto il tunnel della Manica attraverserà una cinquantina di città transalpine. In totale saranno in realtà una dozzina le fiaccole - ma una sola quella principale - che brilleranno fino a giungere mercoledì a Parigi per l'accensione del braciere olimpico nel Giardino delle Tuileries. La cerimonia d'apertura tra gli Champs-Elysees e Place de la Concorde è stata ideata da Thomas Jolly, lo stesso direttore artistico di quella innovativa e molto controversa sulla Senna di un mese fa.
La questione dei tatuaggi con i cinque cerchi non è peregrina come sembra. A differenza di quanto si può pensare, il simbolo storico delle Olimpiadi non ha a che fare formalmente con le Paralimpiadi. Il logo di queste ultime è un turbine di mezzelune rosse, blu e verdi noto come 'Agito', dal latino 'Mi muovo'.
Ecco perché il Comitato paralimpico internazionale considera i 'tatoos' con il simbolo dei Giochi per normodotati una pubblicità da parte di terzi (gli atleti) per un soggetto estraneo. Nel 2016 un portavoce dell'Ipc spiegò al network Usa Nbc Sports che "mostrare i cerchi olimpici confonde il pubblico e impatta sulla comprensione del brand paralimpico, diverso dall'altro". A pochi giorni dal via dei Giochi Paralimpici, il Comitato internazionale ha deciso di far cadere il divieto: "Gli atleti con tali tatuaggi non hanno bisogno di coprirli", ha affermato venerdì in una e-mail Craig Spence, Chief Brand and Communications Officer dell'IPC.
Gli atleti paralimpici hanno quindi accolto con favore la caduta del divieto di mostrare i cinque cerchi sulla pelle.
"Hanno già abbastanza di cui preoccuparsi - ha detto Rudy Garcia-Tolson, 35 anni, nuotatore Usa con cinque medaglie vinte alle Paralimpiadi -. Avere un simbolo sui nostri corpi che rappresenta il nostro viaggio, la nostra esperienza come atleti, è importante per tanti di noi".
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