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Paralimpiadi: Vitelaru è bronzo, nel nome di Zanardi

Paralimpiadi: Vitelaru è bronzo, nel nome di Zanardi

L'azzurra terza nella prova su strada con l'handbike regalata dal campione. Bronzi anche per Mazzone e Testa

PARIGI, 05 settembre 2024, 20:38

Redazione ANSA

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Vitelaru bronzo nella H5 donne su strada - RIPRODUZIONE RISERVATA

Vitelaru bronzo nella H5 donne su strada - RIPRODUZIONE RISERVATA

Nel nome di Alex Zanardi. Per lungo tempo lo sport paralimpico è stato il volto e la storia del grande campione dell'handbike, che si era inventato una seconda vita agonistica dopo il terribile incidente d'auto del 2001. Ora che la Paralimpiade è diffusa a storie e vittorie di tanti, e tanti le seguono con la passione dei Giochi, c'e' chi sale ancora sul podio in suo nome. Ana Maria Vitelaru, atleta reggiana, ha infatti corso sulle strade di Parigi con l'handbike regalata dal campione bolognese, ora assistito dall'amore e dal riserbo della famiglia dopo il secondo, terriible incidente in bici, nel 2020. "Mi piace pensare che così sto continuando a farlo correre", aveva detto prima di partire per Parigi Vitelaru.

E oggi ha corso, idealmente con lui, fino a salire sull'ultimo gradino del podio. Vitelaru, 41 anni, nata in Romania ma in Italia da quando aveva 17 anni ed ex azzurra del basket in carrozzina, ha conquistato la medaglia di bronzo nella gara su strada H5 di paraciclismo di Parigi 2024. L'oro è andato all'americana Oksana Masters, che ha preceduto di 11" la cinese Bianbian Sun e di 13" Vitelaru. Quinta l'altra italiana Katia Aere. Il suo bronzo e' arrivato al termine di una gara nella quale l'azzurra e' stata a lungo nel gruppo di testa, lottando anche per l'argento.

All'handbike, Vitelaru si era avvicinata proprio grazie a Zanardi, dopo anni di basket in carrozzina. Ora e' ripagata della scelta, lei che che a Tokyo il podio se lo era visto sfuggire per un guasto meccanico. Il paraciclismo italiano ha ottenuto nella giornata altri due bronzi. Il primo della gioranta con il 'veterano' del podio.

Luca Mazzone, 53 enne di Terlizzi, uno dei due portabandiera dell'Italia nella cerimonia di apertura, ha chiuso al terzo posto nell'H1-2 su strada, vinta dal francese Florian Jouanny con 22" di vantaggio sullo spagnolo Sergio Garrote Munoz e 7'40" su Mazzone, che a Parigi aveva già conquistato l'argento nella prova a cronometro H2. "C'è sempre una prima volta: in questa occasione è la prima volta, per me, di una medaglia di bronzo alle Paralimpiadi. Non l'avevo mai vinto in sei edizioni a cui ho partecipato", le parole di Mazzone. "Anche oggi sono andato a medaglia ed è un piccolo record - aggiunge Mazzone, alla sua decima medaglia in carriera - perché tutte le volte che ho gareggiato sono salito sul podio. Sono veramente soddisfatto".

"La pioggia non mi ha aiutato, ma i due davanti erano troppo forti oggi e per me questo è un altro grande risultato. Ho fatto il mio, conoscendo la caratura degli avversari non potevo andare oltre. A Parigi sono tanti i ragazzi che lottano per salire sul podio; eppure io, che sono ormai un veterano, riesco ancora a lasciarne dietro qualcuno. Oggi dovevo anche evitare di prendere rischi in previsione di un possibile impiego nel team relay".

Chiude i giochi Mirko Testa, che si unisce al prestigioso "club del bronzo" grazie a una solida prestazione nella prova in linea della categoria H3, conquistando il terzo posto al termine di un combattuto percorso di 56,8 km. Un risultato che lo consacra tra i protagonisti di questa edizione dei Giochi alla sua prima partecipazione e da campione del mondo in carica. (…) L'azzurro, 27 anni, ha dato prova di grande costanza, rimanendo fin dall'inizio nel gruppo di testa insieme ai francesi Bosredon e Quaile. Nella seconda parte di gara, i due transalpini hanno preso il largo, con Mathieu Bosredon che ha dominato.

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