Un altro bronzo che vale oro per le azzurre del fioretto trascinate da Bebe Vio sul podio alle Paralimpiadi di Parigi. Dopo le emozioni di ieri la due volte campionessa paralimpica e fresca del bronzo nel fioretto individuale ha regalato all'Italia della scherma un'altra gioia insieme a Andreea Mogos, Loredana Trigilia e Rossana Pasquino.
Nella finalina per il terzo posto, sulla pedana centrale del Grand Palais, spinte dal grande tifo sugli spalti, anche degli spettatori francesi, le azzurre hanno sconfitto Hong Kong (Chui Yee Yu, Pui Shan Fan, Yuen Ping Chung, Nga Ting Tong) con un punteggio finale di 45-33.
Bebe Vio Grandis è stata fantastica a sbrigare la 'pratica' della frazione finale. "È bellissimo, bellissimissimo, tutto bello, bello, bello. Siamo molto felici, siamo molto felici di questa squadra e siamo molto felici di tutto lo staff che ci ha effettivamente creato". Questo staff, ha spiegato l'azzurra che alla fine è scoppiata in lacrime di gioia insieme alle sue compagne d'avventura, "è stato lo staff che ha voluto fortemente questa squadra nel 2014 ed è la squadra che sta andando avanti dal 2014 grazie proprio a loro. Quindi ci hanno creato, ci hanno unito e quasi stiamo diventando vecchie insieme: sono passati dieci anni e siamo ancora qua".
A raccontare la festa per il bronzo della scherma azzurra alle Paralimpiadi è poi Loredana Trigilia, capitano delle azzurre del fioretto, appena lasciata la pedana del Grand Palais con in tasca la medaglia di bronzo conquistata insieme alla sua squadra sconfiggendo Hong Kong. "È stato un match impegnativo. Loro ci hanno studiato, anche perché hanno cambiato la formazione: ne hanno fatta una insolita pensando di metterci in difficoltà, e invece Andreea è stata una grande perché è riuscita a tenere il tempo e ci ha aiutato ad arrivare all'ultimo assalto con un vantaggio notevole, perciò è stato fantastico. Siamo state brave noi".
Alla fine, la tattica vincente è stata quella delle azzurre. Fondamentale la penultima frazione, con Ionela Andreea Mogos che giocando col cronometro ha tenuto a bada le stoccate di Chui Yee Yu, fino a quel punto l'unica ad aver impensierito l'Italia, e mantenuto a distanza di sicurezza le avversarie. "Siamo riuscite a fare quello che volevamo, dunque è andato tutto alla grande".
Non ha partecipato agli assalti il quarto membro del team, Rossana Pasquino, ma da riserva è stata la prima tifosa delle sue compagne. Che ha voluto a tutti i costi ringraziare: "Mi hanno insegnato che non si molla un cavolo, che si pensa al prossimo match, che non si recrimina niente, che non si incolpa e che si deve guardare avanti, sempre. Grazie ragazze", ha concluso.
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