/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

La maturità dei politici: Conte, Meloni, Renzi e Schlein con il massimo dei voti

La maturità dei politici: Conte, Meloni, Renzi e Schlein con il massimo dei voti

Tajani e Salvini studenti da 80

17 giugno 2024, 18:13

Redazione ANSA

ANSACheck
Combo Meloni Schlein - RIPRODUZIONE RISERVATA

Combo Meloni Schlein - RIPRODUZIONE RISERVATA

Dal voto massimo di Conte, Meloni, Renzi e Schlein ai 48/60 di Tajani e Salvini.

   Questi gli esiti degli esami di Maturità dei leader dei principali partiti politici italiani, che recentemente intervistati da Skuola.net, hanno raccontato anche alcuni aneddotti dei loro anni scolastici.

  

Per esempio, Elly Schlein si è autodefinita timida, almeno all’epoca degli studi, con tanto di aneddoto universitario: “Sono stata costretta a candidarmi per il consiglio di facoltà e ricordo la fatica di dare i volantini perché sono timida: alla fine ho ottenuto 71 voti”.

   E a quanto pare neanche l’organizzazione era il suo forte: “Ero una pessima studentessa”, racconta la segretaria del PD, “una di quelle che andava bene ma che si riduce a studiare nelle ultime 48 ore, in extremis, che si applica quando sente la pressione. Il paradosso è che, andando bene, passavo anche per secchiona”. A confermarlo gli ottimi risultati ottenuti, a partire dal massimo dei voti al diploma di Maturità, guadagnato nel 2004 in Svizzera, in un indirizzo equiparabile al tradizionale Liceo Classico. Percorso continuato poi con una laurea in Giurisprudenza per “fare ricorso a una multa”, anche in questo caso con voto pieno, 110 e lode.

   Giorgia Meloni, invece, si descrive come "un'alunna dalla media alta". La premier vanta, infatti, un 60/60 alla Maturità linguistica. Ma, nonostante questo, non si riconosce nell’immagine della secchiona, anzi: “Non è che studiassi tanto, però andavo bene. Ero la classica che si chiudeva la notte prima dell'interrogazione, studiava mezzo programma e si presentava preparata”.

   Il suo vero problema aveva più che altro a che fare con la disciplina: “La condotta era bassa, di solito era 7 al primo quadrimestre, poi 8 al secondo, alla fine me la cavavo”.

   Altro studente brillante è stato Giuseppe Conte. Interpellato dal portale studentesco, il leader del Movimento cinque stelle si è definito uno studente che studiava”, ma anche un alunno “che non portava i libri a scuola perché il compagno di banco li doveva portare anche per me. Io poi ricambiavo”. Conte, alla Maturità - preparata, come da lui stesso ha raccontato, ascoltando "Generale" di De Gregori - ha conseguito il massimo dei voti (60 su 60)così come la laurea in Giurisprudenza.

   “Ero uno studente medio - racconta invece  Antonio Tajani - bravo in alcune materie, più in difficoltà in altre. Una volta presi anche un 1 al compito di greco. Però non sono mai stato né rimandato né bocciato”.

   Il leader di Forza Italia ha spiegato di non amare le materie scientifiche, come matematica, alla quale preferiva italiano, storia e filosofia, così come greco e latino.

   “Con i numeri è sempre stato un problema - confessa - non a caso ho fatto il liceo classico e poi Giurisprudenza”. Un problema però risolto durante l'attività politica: “Quando hai a che fare con i bilanci i numeri li devi sapere bene. Ho fatto un po’ lo studente ripetente”. Tajani ha conseguito la Maturità con la votazione di 48/60 e la laurea in Giurisprudenza con la votazione di 108 su 110.

   Un altro ex studente con qualche difficoltà con numeri e formule è Matteo Salvini, che rievoca così il suo passato da studente: un alunno “discreto, con le bigiate e le autogestioni che andavano fatte. Rimandato solo una volta, in primo liceo, in matematica”. Un rapporto conflittuale con i numeri che perdura: “Per alcuni versi è ancora così. Dopo 35 anni confesso ancora il mio astio nei confronti delle disequazioni”.

    Il leader del Carroccio racconta di aver conseguito la Maturità con 48 su 60".  "Diciamo che l'essere leghista in un liceo come quello probabilmente non ha aiutato” ha sottolineato. Il riferimento va all’Alessandro Manzoni di Milano, che stando ai suoi ricordi era “uno dei licei milanesi più ‘rossi’ dell'epoca”.

   Matteo Renzi, invece, ha dichiarato che avrebbe voluto studiare più a fondo il greco e ha raccontato poi l’esperienza come rappresentante di istituto: “L’ho fatto per due anni, in seconda e terza liceo. La prima volta sono passato normale, l'anno dopo invece fui il più votato”.

   Il leader di Italia Viva si è descritto come uno studente “mezzo e mezzo, nel senso che sono uscito bene dal liceo, con 60-60esimi. Però, prima, sono anche stato rimandato in Scienze, al quarto anno. Penso di essere stato l’unico al Classico”.

 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza