"Ci presenteremo a questa seconda
finale consecutiva più preparati a livello mentale". Simone
Bolelli e Andrea Vavassori sorridono dopo la qualificazione per
la finale di doppio agli Australian Open, la seconda
consecutiva; ma già sono concentrati sul match che li attende.
"Lo scorso anno si trattava di una finale totalmente
inaspettata. Eravamo 50 del mondo e avevamo rischiato di uscire
subito dal torneo. Fu molto emozionante e non abbiamo saputo
gestire al meglio le difficoltà avute nella gestione
dell'attesa. Questa volta di sicuro ci faremo trovare più
pronti", spiega Bolelli.
"Per me si tratta della quarta finale Slam, e sicuramente le
esperienze fatte soprattutto a livello di gestione mentale di
questo tipo di match mi aiuterà", fa eco Vavassori.
La coppia azzurra è reduce da 12 mesi eccezionali: quattro
titoli e quattro finali del circuito Atp.
L'obiettivo è eguagliare Jannik Sinner: "Vogliamo il numero 1
della classifica di doppio - dicono - Il nostro focus è quello.
Le premesse ci sono, non sono solo parole; ci sono i fatti, i
risultati, e questo ci dà fiducia. Il nostro livello è cresciuto
moltissimo rispetto allo scorso anno. A parte qualche partita
girata male, abbiamo dimostrato di avere il livello per arrivare
sempre in fondo ai grandi tornei. La stagione è lunga e sarà
importante sapersi gestire bene; se riusciremo a rimanere a
questo livello, giocheremo un po' meno e ci concentreremo solo
sui grandi eventi. Dovremo essere bravi a livello di
calendario".
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