Un patrimonio dilapidato in un solo mese. Tre punti nelle ultime quattro giornate rappresentano un ruolino di marcia da retrocessione piuttosto che da scudetto. Se non è crisi aperta per il Napoli di Antonio Conte è sicuramente un momento difficile, il più delicato e complicato dall'inizio della stagione.
I problemi della squadra che si erano già evidenziati in occasione dei pareggi con Roma, Lazio e Udinese sono riaffiorati al Sinigaglia di Como in maniera ancor più chiara e preoccupante. La squadra è in evidente crisi energetica e diversi uomini che rappresentano la spina dorsale dello schieramento di Conte sono atleticamente in gravi difficoltà. Il guaio peggiore per l'allenatore è determinato dall'avere una rosa striminzita e indebolita dal mercato invernale e dal dover convivere con una raffica di infortuni (Olivera, Spinazzola, Neres, Mazzocchi) che si sono accaniti sugli azzurri, concentrandosi in un breve arco temporale e costringendo così l'allenatore a dover stravolgere assetti tattici che erano ormai stati acquisiti dai calciatori e che erano alla base della marcia da capolista del Napoli, interrottasi ieri dopo diversi mesi.
In queste condizioni difficili arriva fra soli cinque giorni la sfida più complicata e forse decisiva di un'intera stagione. Conte ha cominciato a lavorare sin da oggi, senza concedere alcuna sosta ai suoi uomini, perché il match con i nerazzurri di Simone Inzaghi va preparato a lungo e fin nei minimi dettagli. L'allenatore è costretto a fare ancora i conti con gli infortuni, anche se Olivera è ormai pronto per il ritorno in campo e Spinazzola ha ripreso il suo posto sull'out sinistro contro il Como. Nulla da fare per Mazzocchi che sarà assente ancora a lungo, mentre le condizioni di Neres dovranno essere valutate in settimana, anche se un suo impiego contro l'Inter è da escludere sin da ora.
La decisione più delicata che Conte sarà chiamato a prendere riguarda l'assetto tattico da dare alla squadra. Il 3-5-2 sul quale ha dovuto virare per cause di forza maggiore ha mostrato di determinare problemi soprattutto per la sicurezza della difesa. Ma l'allenatore, dopo la partenza di Kvaratskhelia e l'infortunio di Neres non dispone di un esterno sinistro d'attacco che gli faccia completare il tridente offensivo. Okafor ha giocato a Como per una decina di minuti e ha fatto vedere qualche buono spunto. Ma è difficile immaginare che Conte possa schierarlo titolare contro la capolista. Un altro problema è Lukaku. Nel match con i lariani è parso fermo e involuto, toccando pochissimi palloni e non rendendosi mai pericoloso. Ma le alternative sono poche o nulle e l'allenatore dovrà solo sperare che contro la sua ex squadra il belga ritrovi la condizione giusta per ridiventare protagonista.
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