Torna Olivera e si fa male Anguissa: gli infortuni muscolari mettono i bastoni tra le ruote a quel Napoli perfetto costruito da Antonio Conte, in testa per 17 giornate su 26 giocate, ma poi crollato con gli incidenti, in ordine, di Buongiorno, Neres e Olivera. Gli ultimi due hanno di fatto smontato la fascia sinistra e ora c'è il ko di uno dei tre pilastri del centrocampo, con Lobotka e McTominay.
Insomma, fatica e sfortuna si fanno sentire, ma il tecnico guarda avanti e invita la squadra a fare lo stesso. Non c'è dubbio però che per Conte è tutta in salita la strada verso il match decisivo contro l'Inter al 'Maradona', con il pensiero fisso di come ricostruire un centrocampo che funzioni davvero.
Il camerunense starà fuori diverse settimane. Salterà i match clou contro i nerazzurri e la Fiorentina e al suo posto ci sono due candidati, molto diversi: il neo arrivato Billing e il vice-Lobotka Gilmour. In pole position appare il 28enne danese Billing, giunto a Napoli solo poche settimane fa in prestito dal Bournemouth e che ha giocato bene a Como, dimostrando fisicità nel contenimento e idee nella manovra offensiva.
Billing è partito titolare in Lombardia anche per evitare un giallo al diffidato Anguissa, che però il destino ha voluto ugualmente fuori dal match con i nerazzurri: ora il danese dovrebbe partire titolare anche sabato, ma il tecnico sta valutando quanto può reggere. Billing ha infatti giocato 62' a Como, uscendo esausto e dando spazio ad Anguissa poi infortunatosi. Conte ci lavora di testa, su soluzioni di cambi che durante il match saranno ovviamente guidate anche dal risultato in corso.
Sabato contro i nerazzurri il Napoli ritrova però Olivera, il motore sulla fascia sinistra assente dalla vittoria contro l'Atalanta e che alla fine ha portato gli azzurri a giocare con una difesa a 3, ma che sabato tornerà a 4, con l'uruguayano che completerà il reparto con Di Lorenzo, Rahmani e Buongiorno.
Conte vuole risposte forti dal reparto arretrato che era il più blindato d'Italia ma che ora è stato raggiunto dalla Juventus a quota 21 gol presi in 26 match, viste le quattro reti subite dagli azzurri nelle ultime due partite.
Ad invocare calma e gesso, in una congiuntura non particolarmente favorevole, è il direttore sportivo Giovanni Manna: "Essere in vetta - dice - non era un nostro obiettivo iniziale, ma la squadra ha dimostrato grande capacità nel raggiungere questa posizione. Ora vogliamo mantenerla, ma senza disfattismo nel caso non ci riuscissimo. Siamo contenti di quanto fatto, possiamo cullare un sogno, ma dobbiamo anche essere oggettivamente realistici e stiamo gettando le basi per un futuro importante e dobbiamo essere orgogliosi del cammino fatto finora". Riguardo all'Inter, "dobbiamo affrontare quella partita - avverte - con passione e determinazione. Ci siamo guadagnati il diritto di giocare a questo livello e nulla potrà cancellare quanto di buono abbiamo fatto".
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