La Juventus prova ad uscire dalla tempesta, Thiago Motta cerca di tenere la barra dritta. "Sento la fiducia di squadra e società, con questi ragazzi ho un ottimo rapporto" ha dichiarato il tecnico a proposito delle voci e indiscrezioni di fratture interne dopo il tonfo di Coppa Italia arrivato a pochi giorni dalla disfatta in Champions.
Già, perché alla Continassa sono stati giorni di confronti e di faccia a faccia, ma il tecnico rispedisce al mittente le malelingue: "Chi dice il contrario, dice una bugia, perché tutti hanno accettato le mie decisioni con rispetto e io sono sempre stato onesto e diretto - ricostruisce dalla sala conferenze dello Stadium - e, se avessi dei figli, augurerei loro un allenatore come me: penso sempre moltissimo alle decisioni da prendere perché non voglio sbagliare con nessuno. E non sono uno sprovveduto dopo 20 anni di calcio, ciò che comunico all'esterno l'ho già detto all'interno dello spogliatoio e io vorrò sempre bene a questi ragazzi". Nel frattempo, i bianconeri vogliono ripartire e il messaggio dell'allenatore è chiarissimo: "Sono stati giorni non facili, ma allo stesso tempo è nostro dovere pensare alla prossima e dobbiamo trasformare questa rabbia - continua Thiago Motta nella marcia di avvicinamento al Verona, avversario nel posticipo di domani allo Stadium - e sappiamo che sarà una gara complicata, ma vogliamo dimostrare di essere superiori all'avversario per conquistare la vittoria".
Anche perché, incredibilmente, potrebbero aprirsi scenari di classifica interessanti: nonostante i 13 pareggi in 26 giornate di campionato, se Locatelli e compagni dovessero battere i gialloblu si porterebbero a sei lunghezze dalla vetta. Il tecnico non parla di scudetto, anzi dribbla la domanda su quanto ci creda, e preferisce voltare definitivamente pagina dopo l'Empoli: "Questa maglia impone di dare tutto ciò che hai, sempre, e mi sono arrabbiato perché in Coppa Italia non lo abbiamo fatto. - aggiunge Thiago Motta - Deve servirci da lezione per non ripetere mai più una prestazione del genere: la delusione che prova il tifoso è la stessa che proviamo noi, ora siamo pronti a tornare in campo nella maniera giusta".
Anche il termometro della piazza ha raggiunto temperature altissime, con i gruppi organizzati che hanno annunciato, la contestazione tra J Hotel e Allianz Stadium per "provocare una scintilla che potrebbe, almeno in parte, salvare una stagione disastrosa come da 14 anni non accadeva", come recita il volantino diramato sui social. Dall'infermeria, invece, sono arrivate notizie contrastanti: "Rientra Kalulu e sono contento perché ci dà tanto dentro e fuori dal campo - annuncia l'allenatore - ma oltre a Cabal, Bremer, Milik, Douglas Luiz, Renato Veiga e Savona, non ci sarà Conceicao, quindi avremo sette assenze". Il portoghese si è fermato per qualche noia muscolare alla coscia destra, mentre l'ex Milan è pronto a tornare dopo oltre un mese di assenza. In attacco, invece, ci dovrebbe essere nuovamente Kolo Muani nel ruolo di riferimento avanzato, con Vlahovic verso la panchina. Tra centrocampo e trequarti, invece, rischia il posto Koopmeiners, con Thuram che scalpita per affiancare Locatelli e McKennie che agirà tra Yildiz e Mbangula.
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