L'Europa dà, l'Europa toglie. E così alla Lazio non riesce il tris - dopo le vittorie con Milan e Viktoria Plzen - costringendo i biancocelesti, non brillanti come in altre occasioni, ad accontentarsi di un pareggio per 1-1 contro l'Udinese. Un risultato maturato per effetto delle reti di Thauvin prima e Romagnoli poi che non permette alla squadra di Baroni di superare la Juventus al quarto posto, ma soprattutto di farsi recuperare due punti dalle dirette inseguitrici come Roma, ora a 5 punti, e soprattutto Bologna, arrivato a un solo punto di distanza e prossimo avversario dei biancocelesti in un match che definire spareggio europeo è quasi riduttivo.
Baroni, per la sfida ai bianconeri friulani, ritrova Mattia Zaccagni, assente in Europa per un problema al polpaccio, che parte titolare. Il tecnico laziale, però, deve rinunciare a due pilastri come Nicolò Rovella, in panchina a causa delle non perfette condizioni fisiche, sostituito da Vecino. Ma soprattutto a Nuno Tavares, in tribuna causa affaticamento muscolare e preservato per non rischiare ulteriormente proprio in vista del ritorno degli ottavi di Europa League.
Nell'Udinese, invece, il tecnico Runjaic torna a puntare su Okoye tra i pali mentre in avanti confermato il tandem Lucca-Thauvin.
Prima del match, spazio alle emozioni con la Lazio che ricorda Bruno Pizzul, scomparso lo scorso 5 marzo, con la storica telecronaca della finale di Coppa delle Coppe contro il Maiorca, vinta dai biancocelesti per 2-1 con reti di Vieri e Nedved commentata proprio dal giornalista friulano. La Lazio ha una maggiore spinta a vincere per riprendersi il quarto posto, ma nella prima parte è l'Udinese a farsi preferire. Il gol dei friulani è solo la logica conseguenza e arriva su una palla che Lucca difende e scarica per Thauvin con il francese che calcia sull'uscita di Provedel. La sfera si impenna, Lucca prova la rovesciata che diventa un assist per lo stesso francese per il quale girare in porta il vantaggio è un gioco da ragazzi.
Controllo Var, ma è tutto regolare.
La Lazio schiuma rabbia, ma non riesce a reagire fino a quando Zaccagni ha sul destro la palla buona, ma Okoye si supera deviando in angolo. Proprio sul corner ecco il pareggio con un tap in di Romagnoli - anche qui approvato da un lungo controllo Var - che dopo la rete in Europa firma anche in campionato fissando il punteggio sull'1-1 all'intervallo.
La ripresa si apre subito con un cambio: fuori Tchaouna, dentro Noslin per dare più peso all'attacco. E il messaggio lanciato da Baroni sembra arrivare a destinazione con i biancocelesti che sono più aggressivi e pressano gli avversari.
Prima Zaccagni, anticipato da Kamara sul più bello, e poi Isaksen, ci provano, ma senza successo. Broni e Runjaic provano a ravvivarlo con i cambi. Ed è proprio Zemura, uno dei nuovi entrati, a far correre un brivido sulla schiena dei tifosi con la punizione sulla quale è bravo Provedel a volare. Gli ultimi minuti sono di marca Udinese che spinge in avanti, ma senza trovare la rete che avrebbe consentito di uscire dall'Olimpico con i tre punti. Finisce 1-1, un pareggio giusto ma che scontenta entrambe, con la Lazio che fallisce la missione sorpasso alla Juve e l'Udinese che allunga a sei la striscia di risultati positivi ma non fa quello scatto che le avrebbe permesso di sognare concretamente l'Europa.
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