"Dopo la terribile caduta è già
bello essere qui, l'obiettivo era partecipare al Tour, questa è
già una vittoria". Così Jonas Vingegaard, il campione che ha
conquistato le ultime due edizioni della Grand Boucle, reduce
però da una terribile caduta subita lo scorso 4 aprile al Giro
dei Paesi Baschi "Dopo la caduta non è stato facile, avevo
problemi dappertutto - ha continuato il fuoriclasse - E' stato
il periodo peggiore della mia carriera, ho dovuto lottare per
rimettermi in forma, per essere pronto per questa gara molto
importante. Tadej ha detto di aver avuto il Covid? Non lo
sapevo. Se questo lo condizionerà in qualche modo? Dovete
chiederlo a lui. Per quanto mi riguarda spero di ritrovare
potenza nel corso della gara. Possibile vincere il Tour dopo il
mio incidente? Non lo so, ho lavorato molto, non sono in cattiva
forma, ma l'incidente è stato terrificante, sono stato a letto
per due settimane, già essere qui è importante e tutto quello
che verrà poi sarà un regalo. Se Pogacar mi ha scritto dopo la
caduta? No".
Accompagnato a Firenze dalla moglie e dalla figlia ha
aggiunto: "E' fondamentale la loro vicinanza, in particolare
negli ultimi mesi dopo la caduta. Spero che tutto il lavoro
fatto assieme porti dei frutti, vedremo nelle prossime tre
settimane. Già partecipare è una vittoria, senza l'incidente
avrei detto che avrei gareggiato per vincere il Tour. Spero di
essere forte per provarci, ma adesso non lo posso dire".
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