"Il presidente Trump ha
detto che mi rispetta e io ricambio questo rispetto, ma questa
decisione non aiuta nessuno. Dobbiamo trovare un modo per
coordinarci". Lo ha detto la presidente messicana, Claudia
Sheinbaum, parlando dei dazi Usa entrati in vigore oggi.
La telefonata tra la presidente messicana Claudia Sheinbaum e
il leader Usa Donald Trump programmata per questa settimana,
potrebbe essere chiave in una soluzione a breve dei dazi entrati
in vigore oggi. Uno scenario che confermerebbe le previsioni
degli analisti della Bbva, che stimano una veloce uscita di
scena della misura.
A differenza del capo di Stato canadese, Justin Trudeau, che
ha subito risposto con contromisure, Sheinbaum ha preso tempo.
La presidente ha annunciato che risponderà con iniziative, ma
che tuttavia le annuncerà domenica. Di fatto solo dopo la
chiamata con l'inquilino della Casa Bianca, probabilmente
giovedì.
D'altra parte, la presidente messicana ci ha tenuto più volte
ad evidenziare di voler trovare una "soluzione negoziata" e che
"i dazi non servono a nessuno", mentre "occorre - ha evidenziato
- trovare un coordinamento" comune.
I dazi voluti da Trump, ha spiegato la presidente, finiranno
per ritorcersi contro gli stessi Stati Uniti, vista anche la
difficoltà "di delocalizzare un'impresa". Gli investimenti Usa
in Messico negli ultimi anni sono infatti cresciuti in modo
imponente, proprio grazie al 'nearshoring', ovvero la
possibilità di produrre in Messico (a costi più bassi). E anche
secondo gli analisti della Bbva con i dazi al Messico, "gli
Stati Uniti perderebbero competitività a livello globale".
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