''Max Verstappen
vincerà il titolo mondiale in Formula 1, ne sono convinto!''.
Parola di Robert Kubica, già pilota di F.1 e attualmente il
corsa per il titolo continentale nella European Le Mans series
(Elms), la serie di vetture a ruote coperte. Il polacco ha vinto
l'ultima gara che si è disputata sul circuito di Spa (Belgio)
l'1 settembre e adesso è pronto a calarsi nuovamente
nell'abitacolo all'autodromo del Mugello di Scarperia (Firenze)
dove domenica si disputerà la penultima corsa del campionato.
Insieme a lui, alla guida di una vettura Oreca, compongono
l'equipaggio, del team americano Oa by Tf, anche lo svizzero
Louis Delètraz e l'inglese Jonny Edgar.
"Gli ultimi risultati sono l'ennesima dimostrazione che la
Formula 1 è dinamica - ha proseguito Kubica - non solo in pista
alla domenica quando si disputano le corse, ma anche in
fabbrica, fuori dall'inquadratura delle telecamere, con il tanto
lavoro dei team. Dimostrazione che la vera gara è quella che si
corre nelle aziende e nelle strutture. Lavorando bene si possono
raggiungere ottimi risultati come sta facendo la McLaren che si
merita un elogio particolare perché fuori dalla pista sta
portando avanti un campionato spaziale, insieme Ferrari e
Mercedes che stanno provando a ricucire il divario e tutto
questo sta destabilizzando la realtà Red Bull. E' una stagione
affascinante, quello che un po' era mancato negli ultimi anni".
"Se mi manca la Formula 1? - ha risposto a un'osservazione
sulla sua carriera sportiva, contrassegnata dal grave incidente
del 2011 - Ovviamente, direi una bugia se dicessi che non mi
dispiace più correrci, ma il tempo passa, cambiano le situazioni
ed è il tipico esempio di vedere il bicchiere mezzo pieno. Penso
infatti di essere stato molto fortunato nella mia vita perché la
mia passione è diventata il mio lavoro e poi perché ho comunque
avuto l'opportunità di arrivare a correre in Formula 1 e
rimanerci per alcuni anni, carriera interrotta per l'incidente
che ho avuto nel 2011 in un rally e che ha complicato la mia
esistenza dal lato sportivo e personale. In questi anni ho
imparato una cosa: accettarmi per quello che sono e accettare
quello che è successo, voltare pagina e concentrarmi sulla mia
vita attuale''.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA