"E' un sistema che vorremmo
migliore e che vorremmo rendere sempre più accessibile pensando
ai più fragili, ai nostri figli e nipoti, che vogliono andare
allo stadio in tutta tranquillità. Dobbiamo immaginarci un mondo
migliore e dobbiamo impegnarci tutti, la biometria è una
tecnologia applicata al riconoscimento facciale e è uno degli
elementi su cui ci stiamo impegnando, ma ognuno può fare la sua
parte''. Sono le parole del ministro dello sport Andrea Modi, a
margine dell'evento Next Generation Fest in corso a Firenze,
rispondendo a una domanda sull'uso del sistema di biometria per
aumentare la sicurezza negli stadi.
"Possiamo migliorare le norme, possiamo comunicare meglio le
norme - dice ancora Abodi -, possiamo responsabilizzare di più i
portatori di interessi diversi quindi federazioni, leghe,
società sportive perchè queste norme vengano applicate. Possiamo
responsabilizzare i club su quello che sono i regolamenti
interni sul sistema calcistico, affinchè vengano promossi e
utilizzati al meglio". "Quello che vogliamo - aggiunge - è
un'attività da un lato sportiva ma comunque di intrattenimento
collettivo, un momento di socialità nel quale non devono
prendere il sopravvento le violenze, le prevaricazioni, la
mancanza di rispetto. E' possibile, altri paesi hanno preso
delle strade molto precise e hanno ottenuto anche dei risultati
e noi abbiamo il dovere di farlo''.
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