"Le alleanze sono indispensabili,
io le vorrei larghissime: il problema è che oltre ad alleanze
larghissime ci vorrebbe un po' di chiarezza di idee, e un po' di
credibilità di programmi di governo". Lo ha detto Paolo
Gentiloni, commissario europeo uscente all'Economia, rispondendo
a una domanda sulle posizioni diverse nel 'campo largo' su temi
come quello della guerra in Ucraina, intervenendo alla Festa del
Foglio a Firenze.
"Sottovalutare l'importanza di avere un centrosinistra ampio
secondo me è un'idiozia - ha proseguito -, si va contro l'Abc
della politica: il punto non è rifiutare la logica di un
centrosinistra ampio, ma il punto è su quali scelte
fondamentali, e noi oggi non possiamo sottrarci alle grandi
scelte di politica estera, non lo possiamo fare. Dobbiamo
ricordarci che l'Italia è un paese che ha partecipato, sia pure
magari meno di paesi come la Germania, ma anche noi abbiamo
partecipato alla grande illusione dell'inizio di questo secolo,
in cui tutti pensavano che la Russia avrebbe potuto trasformarsi
in qualche cosa di diverso".
Per Gentiloni oggi "siamo in un mondo in cui questa grande
illusione che abbiamo coltivato è tramontata: tutto sommato
siamo sopravvissuti, nel senso che abbiamo livelli di stoccaggio
di gas come non ne abbiamo mai avuti negli ultimi anni, non
abbiamo avuto un biennio di blackout, però questa è la
situazione. Non guardare in faccia questa situazione è qualcosa
che chi si propone di governare un grande paese dell'Occidente
come l'Italia non si può permettere, quindi ci vuole tempo
perché il centrosinistra italiano diventi competitivo dal punto
di vista del programma".
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