"Gli eventi meteo
estremi che in queste ore hanno colpito nuovamente il Paese ci
ricordano che l'Italia non deve perdere altro tempo. Il Paese
paga lo scotto di troppi ritardi su lotta alla crisi climatica,
strategie di adattamento e mitigazione, transizione ecologica.
Si stanzino subito le risorse economiche necessarie per attuare
il Piano Nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, il
Pnacc, approvato nel dicembre 2023, e che permetterebbero la
realizzazione delle 361 azioni previste dal documento". Questo
l'appello al governo Meloni che arriva da Rispescia (Grosseto)
dove si sta concludendo la 23/a assemblea nazionale dei circoli
di Legambiente. "A dieci mesi dall'approvazione - commenta il
presidente nazionale Stefano Ciafani, presidente nazionale di
Legambiente - devono essere ancora stanziate le risorse
economiche per attuare gli interventi previsti. Un ritardo
inspiegabile, mentre l'Italia continua ad andare sott'acqua"e
dove a rimetterci in termini di danni economici e anche perdite
di vite umane sono persone, comunità e imprese".
L'associazione ambientalista invita il governo a stanziare
subito le risorse necessarie in modo che "il Paese prenda la
giusta rotta per colmare i grandi ritardi che riguardano, in
primis, la lotta alla crisi climatica e l'accelerazione della
transizione ecologica. L'Italia - aggiunge Ciafani - deve
credere nel green deal europeo, deve investire in prevenzione e
strategie di adattamento al clima, e accelerare nella
transizione ecologica, oggi ancora troppo ostacolata e frenata
da ritardi normativi, burocrazia, autorizzazioni lente, fake
news, sindromi Nimby e Nimto che rallentano la riconversione
ambientale dei territori".
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