Torna la "Partita con mamma e papà",
l'atteso incontro di calcio tra genitori detenuti e i loro figli
che apre le porte degli istituti penitenziari alle famiglie di
chi sta in carcere. L'iniziativa alla sua ottava edizione è
organizzata da Bambinisenzasbarre in collaborazione con il
Ministero della Giustizia-Dipartimento dell'Amministrazione
Penitenziaria e quest'anno segna il decennale della firma della
"Carta dei diritti dei figli di genitori detenuti".
Partita nel 2015 con l'adesione di 12 istituti e la
partecipazione di 500 bambini e 250 papà detenuti, la "Partita
con mamma e papà" si è tenuta l'anno scorso in 79 istituti
italiani dove si sono disputate 83 partite, coinvolgendo gli
agenti della Polizia Penitenziaria, gli educatori, 4250 bambini,
2050 genitori detenuti e le loro famiglie.
La campagna ha l'obiettivo di sensibilizzare sul tema
dell'inclusione sociale e delle pari opportunità per tutti i
bambini e ha lo scopo di portare in primo piano il tema dei
pregiudizi e dell'emarginazione di cui spesso sono vittime i
100mila bambini in Italia (2,2 milioni in Europa) che hanno il
papà o la mamma in carcere."Questi bambini - sottolinea Lia
Sacerdote, Presidente di Bambinisenzasbarre - vivono in silenzio
il loro segreto del genitore recluso per non essere
stigmatizzati ed esclusi.
Le prime partite sono previste il 25 ottobre a nelle carceri
di Lucca e Pisa, e poi il 28 di Cagliari e Teramo
Riproduzione riservata © Copyright ANSA