Pronta a partire la talpa 'Marika' che scaverà il secondo tunnel del passante dell'Alta velocità di Firenze, da Campo di Marte a Rifredi. L'opera rientra nel tunnel passante Av sotto Firenze, che prevede la realizzazione della nuova stazione sotterranea Belfiore e di un passante ferroviario di due gallerie a 20 metri di profondità.
La nuova linea avrà una lunghezza di 8,35 km in città.
Denominata 'tunnel boring machine', la fresa pesa 1.500 tonnellate, è lunga 112 metri, ha diametro di scavo di 9,4 metri e una potenza di oltre 4.500 Kw.
"Confermiamo il completamento dell'opera come previsto, nel 2028. E' un'opera che dà un miglioramento quali-quantitativo anche per il trasporto regionale. Consente di separare i flussi di traffico, specializzare l'utilizzo delle infrastrutture", ha detto Gianpiero Strisciuglio amministratore delegato Rfi, a Firenze, in occasione dell'avvio dei lavori per lo scavo della seconda galleria del tunnel passante dell'Alta Velocità di Firenze. "Ovviamente - ha ribadito - sul trasporto regionale si libererà molto spazio in superficie, abbiamo valutato la possibilità di aumentare fino a 200 treni l'offerta di trasporto ed è evidente che i benefici sono molteplici". La fresa è stata inaugurata con il presidente della Toscana Eugenio Giani, la sindaca Sara Funaro, l'ad e direttore generale di Rete ferroviaria italiana (Rfi), Gianpiero Strisciuglio e l'ad dell'impresa Pizzarotti & C, Riccardo Garrè. Per Strisciuglio "quella di oggi è una tappa concreta che dimostra l'avanzamento di un'opera strategica per tutto il territorio dell'area metropolitana di Firenze, della Toscana e per tutto il Paese perché si tratta di un'opera di valenza straordinaria. E' una giornata importante perché diamo un ulteriore segnale di concretezza. E' la seconda talpa, la prima ha già lavorato per 1,8 chilometri. Nel mese di novembre, fermando la prima talpa, partirà concretamente la seconda, sappiamo che c'è un'alternanza tra le due nella lavorazione e quindi è una giornata importante di grande concretezza". Secondo Giani "oggi è una tappa fondamentale nel processo che abbiamo riattivato quando dopo sei anni sostanzialmente di interruzione dei lavori di una non partenza della talpa iniziammo quella che fu la procedura prima di revamping della talpa e poi della vera e propria partenza di Iris nell'ottobre dell'anno scorso". Sara Funaro ha detto che "oggi è un momento importante per lo stato di avanzamento del cantiere che sta andando avanti con grande attenzione da parte delle Ferrovie. Un'opera che cambierà il volto della nostra città e darà la possibilità di liberare anche i binari di superficie e avere un trasporto ferroviario in area metropolitana che sia sempre più efficiente. Un'opera che potrà darci la possibilità di ridisegnare un pezzo della città sopra la stazione Foster, noi avremo da ragionare con Ferrovie su tutti i servizi che dovranno essere erogati e tutto il collegamento con la stazione Santa Maria Novella". Garrè ha ricordato che "un anno fa abbiamo inaugurato la fresa Iris che adesso è all'altezza della Fortezza da Basso, dopo aver percorso circa 1.800 metri. La seconda fresa che andiamo a inaugurare ha 111 metri di lunghezza e un diametro di 9 metri. Scaverà a una velocità di 80 millimetri al minuto, due treni da 19 vagoni al giorno per rendere l'idea della dimensione".
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