Coccarde sulla toga, Costituzione
in mano e tutti fuori quando parlerà il rappresentante del
governo. È la protesta dei magistrati organizzata dall'Anm
contro la riforma della giustizia alla cerimonia di
inaugurazione per l'anno giudiziario 2025 oggi a Firenze.
"E' un gesto verso un disegno riformatore costituzionale che
non condividiamo e che riteniamo inutile per noi magistrati e
dannosa per i cittadini - ha spiegato il presidente della
sezione toscana dell'associazione nazionale magistrato
Alessandro Ghelardini - Le priorità del mondo della giustizia
sono ben altre: la durata dei processi" e "la riforma non
modificherà in nulla l'attuale situazione". Per Ghelardini, che
prenderà poi la parola durante la cerimonia, "si va a
intervenire su un assetto ordinamentale perché si sostiene che
ad oggi ci sia un deficit di terzietà del giudice. L'esperienza,
anche recente, dimostra che l'attuale assetto della magistratura
è in grado di valutare con piena indipendenza e terzietà le
richieste dei pubblici ministeri, magistrati che come noi
condividono il medesimo percorso professionale. Tutta questa
necessità di intervenire sull'ordinamento giudiziario con questa
separazione che noi riteniamo pregiudizievole dell'interesse dei
cittadini, in realtà non può essere una priorità".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA