"Abbiamo avuto un consistente
aumento" dei ricorsi pervenuti al Tar Toscana "in materia di
bocciature", ma "di vere e proprie promozioni dalla bocciatura,
nello scorso anno io ne ricordo una o due, non di più". Lo ha
affermato Riccardo Giani, presidente della quarta sezione del
Tar Toscana, parlando con i giornalisti a margine della
cerimonia d'apertura dell'anno giudiziario oggi a Firenze.
"La promozione del bocciato è un'ipotesi abbastanza rara, per
il semplice fatto che c'è un'ampia discrezionalità della
scuola", ha spiegato Giani, osservando che "nella fase cautelare
quello che è possibile ottenere dal tribunale al massimo è una
richiesta di riesame da parte del consiglio di classe della
bocciatura o della non ammissione all'esame di maturità. Noi non
possiamo sostituirci nel merito delle valutazioni della scuola".
Rimane, secondo il giudice, "un settore un po' più delicato,
e nel quale i nostri interventi sono un po' più approfonditi,
che è quello dei disturbi specifici dell'apprendimento degli
studenti, dove i ragazzi hanno diritto ad avere dalla scuola
delle misure integrative, come tempi maggiori per rispondere
alle domande o per fare i compiti scritti: se la scuola non
ottempera, ovviamente il tribunale in questo caso cerca di
intervenire per supplire alla mancanza".
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