Voto 30. Questa mattina l'esame
scritto e orale in 'Materiali innovativi ed energia' superato
con il massimo dei voti a Trento, venerdì sera la sfida mondiale
al Golden Gala Pietro Mennea, l'università dell'atletica, al
cospetto della tre volte campionessa olimpica dei 1500 metri
Faith Kipyegon. Nadia Battocletti riesce bene in qualsiasi cosa
faccia nella vita: sostenere un esame nella facoltà di
ingegneria a pochi giorni da un argento alle Olimpiadi, non è
qualcosa da tutti. Neppure vincere due medaglie d'oro agli
Europei dello stadio Olimpico (5000 e 10.000) e poi sorprendere
il mondo salendo sul podio dei Giochi di Parigi sulla distanza
più lunga, dopo il quarto posto nei 5.000.
L'ultimo impegno di una fantastica stagione estiva è di nuovo
nella Capitale, in una delle gare clou dell'edizione n. 44 del
principale meeting italiano: "Sarò a Roma con il cuore e con il
sentimento. Vorrei risentire il boato dell'Olimpico come a
giugno, e ancora più forte. Degli Europei mi è rimasto dentro il
tifo impressionante dello stadio", le parole di Nadia, che in
Diamond League gioca la carta dei 1500 metri, una distanza che
conosce e frequenta meno, ma che può darle soddisfazioni. Il
contesto è planetario: "Kipyegon è veramente un'atleta alla
quale ispirarsi, nessuna aveva mai vinto tre ori nei 1500 alle
Olimpiadi - sottolinea - e tra questi è riuscita anche a
diventare mamma di una bimba. Sono cresciuta con il mito di
Genzebe Dibaba e il fatto che abbia superato il suo record mi ha
reso incredula. Ma non c'è solo Faith, in molte si stanno
avvicinando, a partire dall'australiana Jessica Hull che ha
corso in 3:50. Il livello complessivo si sta alzando".
L'argento dei 10.000 a Parigi e il quarto posto nei 5000
l'hanno proiettata ai vertici mondiali. Qualche fastidio è
rimasto, ma Nadia ci sarà, non ha voluto rinunciare
all'abbraccio dell'Olimpico. "Dopo Parigi dieci giorni di stop
totale - racconta - ho fatto risonanza e c'era una lieve
peritendinite, quindi sto proseguendo con laser e ozono. Da una
settimana ho ricominciato a correre: mi butto, mi diverto! A
fine stagione tante ragazze sono stanche ma non credo che le
prestazioni ne risentiranno, sarà una gara di fuoco. L'intento è
migliorare il mio personale di 4:03.34, anche se ovviamente so
che al top della condizione potrei valere un tempo sotto i
quattro minuti, considerato che 4:03 l'ho corso negli ultimi
mille e cinque dei 5000 metri a Parigi. Come sempre darò tutto e
spero che il pubblico mi aiuti".
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