"Abbiamo preso accordi tecnici con
il Ministero dell'Interno per la realizzazione di un Centro di
permanenza per i rimpatri (Cpr) a Trento. La volontà, condivisa
con la Provincia di Bolzano, è di avere due centri nelle due
province, con un numero di posti minimale (20 o 25 ciascuno),
per poter raggiungere nel breve termine l'espulsione delle
persone che commettono reati e che non possono stare sul nostro
territorio". Lo ha detto, in conferenza stampa, il presidente
della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti.
"Il centro dovrà essere fatto sul territorio della città di
Trento, vicino alla Questura e alle principali vie di
comunicazione. Ovviamente discuteremo con l'amministrazione
comunale, ma è nostra intenzione investire fortemente su questo
ambito, prendendoci anche la responsabilità progettuale. Il
finanziamento poi dovrà arrivare dal Ministero, che metterà a
disposizione anche il personale", ha aggiunto Fugatti,
precisando che non si tratterà di una struttura "che si fa in
sei mesi".
Secondo quanto riferito dal governatore, le stime sulle
dimensioni della struttura da realizzatore a Trento sono state
prese in relazione alle indicazioni fornite da Questura e
Commissariato del Governo.
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