Atterrato a Shanghai dopo il volo
condiviso con Carlos Alcaraz e il suo staff, Jannik Sinner si
accinge a scendere in campo in quella che per lui sarà la
seconda partecipazione allo Shanghai Masters, penultimo
Masters1000 della stagione cui il numero uno del mondo arriva
dopo la finale persa a Pechino contro il murciano amico e
rivale. "Sono contento di essere tornato qui, questo è un torneo
davvero speciale. Ho appena terminato la mia prima sessione di
allenamento - ha dichiarato Sinner nel corso della sua prima
conferenza stampa - Mi sento bene, ho recuperato. Non ho fatto
nulla di particolare se non presenziare insieme a Carlos a un
evento della Nike che è stata anche una bella occasione per
incontrare un po' di tifosi. Ho cercato di riposare un po', sono
stato in palestra e come detto oggi ho sostenuto il mio primo
allenamento. Speriamo di farci trovare pronti per il match di
domani".
Nei giorni che lo sperano dal suo esordio, Sinner ha ripercorso
quanto accaduto nelle oltre tre ore di gioco dell'ultimo atto
del China Open: "Può succedere. E' finita 7-6 al terzo e poteva
concludersi in ambo i modi, alla fine ha vinto lui ma io ho
avuto le mie chance nel terzo set e lui avrebbe potuto vincere
il primo che invece è andato in mio favore - racconta a freddo
l'italiano - Nel secondo ho avuto altre occasioni, delle palle
break sul 4-3 che non sono riuscito a sfruttare e anche sul 5-4.
Nel terzo era avanti 3-0 nel tie-break e lui ha recuperato
grazie a dei colpi formidabili. E' stato un gran match, è così".
Una rivalità, quella con Alcaraz, tanto infuocata in campo
quanto lieve una volta spente le luci della ribalta. Tanto da
imbarcarsi insieme alla volta di Shanghai con i rispettivi team,
tra sorrisi e complimenti reciproci: "Tra di noi è più semplice
perché fuori dal campo ci assomigliamo. In campo siamo più
diversi, ma è normale, è la nostra natura. Ma una volta fuori lo
ascolto e ho l'impressione che anche a lui piaccia circondarsi
come me di persone a lui care - ha riflettuto Sinner - Mi spinge
a fare meglio, il che è una cosa buona, cu sono aspetti del mio
gioco su cui devo migliorare nei prossimi giorni e durante la
off season e mi allenerò per riuscirci".
Resta la soddisfazione per un'annata in cui "sento di aver fatto
grandi passi avanti - ha poi concluso l'altoatesino - ma che non
mi ha cambiato come persona, continuo a circondarmi con delle
ottime persone che ogni giorno mi sostengono e questo significa
moltissimo per me. Mi sento in ottima posizione e il prossimo
anno, se dovessi ricevere la stessa domanda, spero di poter
rispondere ancora così".
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